Davanti a "Chora Trittico"

Rimane aperta fino al 27 agosto una delle mostre d’arte contemporanea più interessanti degli ultimi tempi in Toscana. Si tratta di “START – Conmoltiplicarsi”, la collettiva di artisti allestita in un capannone dismesso nella zona artigianale del Sentino a Rapolano Terme. La mostra inaugura la stagione espositiva di Yurta Relazioni Culturali, centro culturale fondato dall’artista Wang Yu con lo scopo di promuovere scambi culturali fra la Cina e l’Italia, passando per la Toscana.

Niente galleria o museo e nemmeno uno spazio pubblico per questi artisti che hanno deciso di ritrovarsi ed esporre là dove un tempo ferveva l’attività artigianale di una falegnameria. Chiaro messaggio in tempi di crisi, come a significare che c’è sempre un nuovo inizio, uno “start”, per ogni cosa e anche un vecchio capannone può trasformarsi e rinascere a nuova vita in galleria d’arte.

Gli artisti che espongono in questa prima mostra sono Elisa Giannetti, Emanuele Giannetti, Gianni Lillo, Sue Kennington, Paolo Schiavocampo, Serse, Liu Shangying, Antonio Trimani, Martine Verstrepen, Wang Yu. Tutti di respiro internazionale, che “in qualche modo hanno avuto modo di confrontarsi con la ricerca artistica contemporanea fra oriente ed occidente”. Un fecondo incontro di esperienze e linguaggi diversi, dove le monumentali ed energetiche sculture di Emanuele Giannetti dialogano con i disegni di Elisa Gianetti e la pittura raffinata di Wang Yu (bellissimi i suoi “Ansia” e “Ritratto di Xiao Min”, olio su tela), con i video di Liu Shangying (che per la prima volta porta in Italia il suo video sul lavoro nel deserto di Gobi, 2016) e dell’italiano Antonio Trimani (“Chora trittico”, 2017), e i lavori di Sue Kennington e Martine Vertrepen con il disegno a grafite di Serse. Special guest di questa mostra Paolo Schiavocampo, scultore novantatreenne da sempre legato al territorio senese che propone il suo “Mulino per grano, in ferro verniciato. Discorso a parte per il senese Giovanni Lillo che utilizzando vecchi cassetti per tipi di una tipografia (“Diario intimo la zona”, 2017) ha saputo far dialogare il mondo della stampa e delle emozioni, appunto, più intime in un tempo in cui il digitale sembra aver preso il sopravvento.

La mostra è aperta su appuntamento (yurta.r.c@outlook.it – t. 0039 340 1665528, 0039 348 6508010)

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