Flash mob del comitato “Mamme no inceneritore” davanti al Consiglio regionale stamani prima dell’avvio della seduta. Una ventina di attivisti con grandi orologi di cartone si sono ritrovati in via Cavour per «dare la sveglia a Rossi e co» e dire no alle linee del piano regionale dei rifiuti. «Se anche oggi il progetto dell’inceneritore di Firenze è stato sospeso – ha detto una dei portavoce del comitato, Isabella Quaglietti – vogliamo che tutta la Toscana prenda esempio da città come Lucca ed Empoli, dove c’è una buona raccolta porta a porta e il rifiuto è considerato una risorsa. E’ infatti la raccolta porta a porta la miglior risposta al problema dei rifiuti, non i cassonetti, ma su questo la Regione non sta facendo niente; anzi ogni giorno ci sono notizie di ampliamenti di discariche o nuovi inceneritori».

Appello ai candidati «Anche in previsione delle elezioni di Firenze – ha concluso Quaglietti – chiediamo ai candidati di fare chiarezza su quelle che sono le loro idee». Nell’occasione è stata annunciata per il 30 marzo una manifestazione contro l’aeroporto con tutti i comitati e le associazioni della Piana, con un corteo che partirà dal polo scientifico di Sesto Fiorentino (Firenze) e terminerà al nuovo parcheggio dell’aeroporto di Peretola.

Articolo precedenteBalle spaziali. Campionato italiano della bugia dedicato ai 50 anni dello sbarco sulla luna
Articolo successivoDa gas e luce ai rifiuti. Estra acquisisce il 100% di Ecolat e entra in Sei Toscana