FIRENZE – La Tav s’ha da fare, parola di Eugenio Giani. Anche a costo di dimostrazioni eclatanti: “Io farò di tutto, proprio di tutto, a costo di mettermi sui binari”.

Il presidente regionale ha criticato l’eccessivo ritardo della realizzazione dell’infrastruttura. “Non è possibile – ha aggiunto Giani – che non si capisca quanto è importante per il sistema trasportistico italiano che il tratto da Roma a Milano debba essere in perfetta efficienza, che significa nel tratto fiorentino non dover invadere i binari su cui vanno i pendolari, i treni regionali, il traffico ordinario – ha sottolineato il governatore -. Dobbiamo far capire a Roma in tutti i modi che ormai è ineludibile che quella voragine, quella cattedrale nel deserto, quel foro tra via Circondaria e la Fortezza da Basso, a Firenze, debba essere portata avanti per collegare la stazione di Campo di Marte”.

Non è la prima volta che Giani lancia messaggi di sfida a Ferrovie. L’ultimo era arrivato a inizio giugno. E lo stesso aveva fatto il sindaco Dario Nardella. Il tunnel che dovrà essere scavato, è lungo 7 chilometri e permetterà di risparmiare 10 minuti tra Milano e Roma. I lavori dovrebbero terminare nel 2027, sempre che si facciano. I dubbi arrivati a questo punto, sono tanti.

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