«Faremo tutto il possibile per difendere gli interessi dei cittadini e dei lavoratori. Dopo un’attesa di mesi, l’ordinanza del Consiglio di Stato chiama in causa la Corte di giustizia dell’Unione europea nel suo ruolo di interprete del diritto dell’Ue. Questo allunga in modo significativo i tempi per l’aggiudicazione della gara» del Tpl, «senza che ci vengano date indicazioni su come gestire la fase transitoria». Così l’assessore toscano ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, in merito all’ordinanza del Consiglio di Stato che ha sospeso il giudizio sull’appello presentato da Mobit sull’assegnazione ad Autolinee Toscane della gara del Tpl in Toscana e ha rimandato la questione alla Corte europea.

L’assessore Ceccarelli: «Duplice danno per costi e servizio» «Il risultato – ha aggiunto l’assessore Ceccarelli – è un evidente duplice danno: maggiori costi rispetto a quelli previsti dal bando di gara e un servizio qualitativamente peggiore per i cittadini, che ancora non potranno godere dei benefici garantiti dalle offerte valide presentate». Secondo Ceccarelli «all’Europa, che prevede di fare gare per l’affidamento dei servizi pubblici, oggi l’intero sistema toscano chiede una risposta rapida e chiara, tale da consentire di chiudere il percorso che la Regione Toscana ha validamente portato a compimento, come già sentenziato dalla giustizia amministrativa. Nonostante una vera e propria guerra di carte bollate, ad oggi non abbiamo trovato un livello della giustizia che sia stato in grado di dire che la gara non è valida». L’assessore ha spiegato che la Regione ha «già incaricato i tecnici di analizzare la situazione e proporre ogni soluzione possibile per tutelare, in questa fase, i diritti dei cittadini e dei lavoratori e per rafforzare quel sistema istituzionale, fatto di Comuni e di Province, che a suo dettero mandato alla Regione di portare avanti questa gara».

Lombardi (Autolinee Toscanae): «Auspichiamo soluzione rapida» «Abbiamo totale fiducia nella Corte di Giustizia Europea e speriamo in una soluzione rapida che permetta ai viaggiatori di beneficiare di un servizio di qualità- è stata invece la reazione a caldo di Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane (AT) appena letta l’ordinanza del Consiglio di Stato con cui chiama in causa la Corte di Giustizia Europea (CGUE) sull’esistenza dei requisiti di partecipazione alla gara regionale per la gestione del Tpl, aggiudicata provvisoriamente lo scorso marzo ad AT, azienda del gruppo francese Ratp. «Il Gruppo RATP si è rigorosamente conformato al diritto comunitario, e le sue attività si inscrivono in un quadro normativo che addirittura anticipa gli obblighi europei di apertura alla concorrenza dei contratti di servizi di trasporto pubblico» ha continuato Lombardi. Con questa decisione, sottolinea un comunicato di Autolinee toscane, si prolunga una situazione caratterizzata da quotidiani disagi e proteste da parte degli utenti, per una gestione che ha abbondantemente superato i due anni di deroga previsti dalla normativa, e che quindi dal 2012 viene rinnovata ogni mese e ad un costo per le casse regionali ben superiore (650mila euro in più ogni mese), rispetto quanto offerto da AT. «Siamo costantemente all’ascolto dei bisogni dei viaggiatori toscani – ha concluso Lombardi – e non possiamo che constatare che questa nuova tappa nella procedura crea dei ritardi ulteriori nel processo di creazione di un servizio di qualità che è atteso in Toscana».

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