VETELI – Ancora cinque, sei giorni di pedalata e poi il nostro Milko Gennai arriverà a Capo Nord. Dopo essere sbarcati in Finlandia dalla Svezia, prosegue il suo viaggio eroico.

“Siamo sbarcati a Turku sulla ciclabile con un paesaggio pianeggiante non molto diverso dalla Svezia. A metà giornata il paesaggio si è ondulato ma è un paesaggio più antropizzato rispetto alla Svezia. Si trova con più facilità da mangiare. Più duro l’arrivo con gli ultimi 50 km con molti saliscendi con gli ultimi dieci chilometri tutti a sterro e sembrava di percorrere un tratto di Eroica ed è stato faticoso. C’era un puledrino appena anto ci siamo messi a fare delle foto e la padrona ci ha detto che era il nipotino di Varenne. Abbiamo percorso 240 km. Le mani iniziano a fare male e segnalo la presenza di laghi spettacolari a destra e a sinistra.

Dappertutto si sente odore di legno e di legname, prevalentemente di betulla che pervade l’aria.

Siamo arrivati in una località che si chiama Veteli, nell’Ostrobotnia centrale, dopo aver percorso 230 km. La notte ha piovuto e stamattina era fresco con un bel sole. Giornate pulite dal punto di vista meteo non ce ne sono state ma le nuvole sono rarefatte. Avevamo visto che c’era la possibilità di temporali e infatti dopo aver mangiato alle 11.30 è venuto giù il diluvio universale. Per fortuna eravamo fermi e così il temporale lo abbiamo scansato; ci siamo vestiti da pioggia e siamo ripartiti. L’acqua naturalmente non fa paura ma il freddo come conseguenza della pioggia sicuramente sì. Comunque abbiamo pedalato bene con pezzi di strade a sterro, strappi in salita. La strada era ondulata e dolce, un vento discreto un po’ di traverso un po’ a favore che ci ha aiutato. Ci sono molte betulle, abeti e molti boschi ma più si sale più vediamo meno ciclisti e siamo più rarefatti come gruppo”.

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