FIRENZE – I numeri non sorridono ai vini toscani. Nel 2023 è diminuito l’imbottigliamento di Dop e Igp, con un calo rispettivamente del 7,6% e 6%.

La produzione complessiva ha registrato un decremento di circa il 26% contro un dato nazionale che dovrebbe aggirarsi intorno al -23%. In regressione i dati sulla domanda, sia interna che esterna, secondo quanto stimato da Ismea. La riduzione, relativamente alla grande distribuzione, in termini di volume è stata del 5,8% contro un -3,4% delle Dop totali e un -3,6% dei vini fermi nel complesso.

Anche le richieste provenineti dall’estero non sono state particolarmente favorevoli ai vini Dop della regione: facendo proiezioni fino a fine anno si stima infatti una flessione delle esportazioni di Dop toscane del 13%, accompagnato da un -5% dei valori. A influire sul calo, la forte concentrazione delle esportazioni verso gli Stati Uniti (31% del volume e 38% del valore), mercato oggi in profonda trasformazione. La perdita più consistente dei volumi esportati, infatti, è stata verso i Paesi Extra-Ue (-15%), a fronte del -7% maturato all’interno dei confini comunitari. È proprio la riduzione della domanda Usa (-20% in volume e -3% in valore) ad incidere profondamente sul risultato finale dei prodotti toscani. Male anche Germania, Canada e Svizzera, mentre nel Regno Unito alla riduzione del 9% dei volumi si affianca una timida ripresa dei valori (+1%).

A sostegno della promozione dei vini toscani Dop nel mondo, la Regione ha messo a punto un pacchetto di misure attraverso le risorse 2023-2027 del PSP Piano Strategico della Pac: 6 milioni di euro nel 2024 per la promozione nei paesi UE (Italia compresa) e circa 15 milioni tra 2023 e 2024 verso i Paesi extra-UE.

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