maccaroneNon poteva concludersi meglio il campionato che nella storia dell’Empoli verrà ricordato come quello della storica seconda salvezza consecutiva in campionato. Iniziato fra lo scetticismo generale e con gli azzurri toscani condannati dagli addetti ai lavori ad un campionato di sofferenza, Croce e compagni si sono in realtà rivelati non solo degni di restare in massima serie ma autori per alcuni tratti di stagione anche del miglior calcio a livello italiano. Nell’ultima fra le mura amiche il sodalizio calcistico nato nel 1920 batte meritatamente il Torino, consegnando agli archivi diversi dati positivi fra cui il record eguagliato di marcature stagionali in serie A per Massimo Maccarone autore al 12′ del tredicesimo gol personale. A segno poi nel giro di 120 secondi della ripresa prima Zielinski e poi Obi.

Giampaolo saluta, Tonelli va al Napoli La notizia principale in chiave Empoli era però arrivata nel week-end: per annuncio del diretto interessato Marco Giampaolo da ieri non è più il tecnico azzurro quindi nessun prolungamento del proprio legame con la società guidata da Fabrizio Corsi e naturale termine del suo contratto al prossimo 30 giugno. La sfida contro il Torino di ieri dunque si è rivelata una semplice passerella per tanti adii al principale sodalizio calcistico della Valdelsa: oltre all’allenatore di Bellinzona, sono scesi in campo per l’ultima volta insieme a capitan Massimo Maccarone anche Mario Rui, Zielinski, Paredes, Saponara e Tonelli. Quest’ultimo è l’altra notizia delle scorse 48 ore: il centrale difensivo fiorentino lascia infatti dopo 15 anni Empoli per scegliere un altro colore, quello azzurro del Napoli, con il club toscano che incasserà circa 10 milioni di euro. «Con Tonelli ci siamo abbracciati a lungo e ci siamo commossi – ha detto il presidente Fabrizio Corsi – Ora lui prende il volo, aveva 11 anni quando è arrivato, preferendo noi alla Fiorentina. Il Napoli? Sono contento per Sarri, lo consideriamo una nostra creatura, ha fatto grandi cose».

giampaolo abbracciatoEmpoli conclude decimo Tornando a Giampaolo, con la forte intenzione di conquistare il decimo posto finale in campionato, ha deciso di lasciare panchina il classe ’90 maglia numero 26, rimandando a fine gara il suo saluto con la piazza. Maurizio Pugliesi invece contro il Torino a 39 anni e cinque mesi, è diventato il più anziano esordiente in serie A. Da segnalare che i tifosi azzurri hanno dedicato cori e striscioni anche a un po’ tutti i personaggi del mondo Empoli che ieri sono stati protagonisti al ‘Castellani’, con menzione speciale per Marco Giampaolo, davvero entrato nel cuore dei sostenitori toscani in pochissimi mesi. «Quello del decimo posto finale era un obiettivo che ci eravamo dati per cercare nuove motivazioni, per non finire il campionato alternando a prestazioni buone ad altre meno-ha raccontato nel post gara l’ormai ex allenatore azzurro- Sembrava svanito ed invece di incanto ci e’ arrivata la notizia che il Genoa aveva perso e quindi questo risultato e’una ciliegina sulla torta perchè è un bel risultato sportivo, grande soddisfazione per i calciatori, per la società e per i nostri tifosi. Al fischio finale ho realizzato che questa sarebbe stata la mia ultima gara e che poi sarei dovuto andare via e rimangono le emozioni. Noi tutti realizzeremo quello che è stato quest’anno non adesso ma fra qualche tempo perchè è ancora tutto caldo e tutto molto vissuto velocemente -ha sottolineato ancora Marco Giampaolo – Nel momento in cui ci fermeremo a riflettere, forse ci renderemo conto di cosa è stato quest’anno. Ho detto prima della partita ai miei ragazzi che avrei voluto vedere la loro gara in maniera più distaccata per godermi la loro ultima prestazione e performance perchè poi quando non sei coinvolto emotivamente, non riesci, per ammirarli, per dire loro ‘bravi’ ma non ci sono riuscito. Non ho da dare consigli a questo club perchè ho sempre detto che qui si sa fare calcio, amministrato da gente che ha capacità e l’ambiente aiuta alla crescita, a far esprimere i calciatori al massimo. Questa è un’isola felice per fare un certo tipo di calcio. Poi la coerenza nel fare questo tipo di calcio viene messa alla prova nel momento di difficoltà. Noi l’abbiamo vissuto quel momento ma non abbiamo messo in dubbio quel tipo di calcio . Probabilmente ho ricevuto qui ad Empoli di più rispetto a quello che ho dato».

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