orianafallaci«Nel giorno della ricorrenza dei 9 anni dalla morte di Oriana Fallaci ritengo che si siano create le condizioni per intitolarle una strada della città». A dirlo il sindaco di Firenze Dario Nardella in occasione del nono anniversario della morte della giornalista e scrittrice fiorentina. «Ho parlato con la presidente del Consiglio comunale Biti – ha aggiunto il primo cittadino – affinché la Commissione toponomastica, che si istituirà a giorni, metta al primo punto dei suoi lavori proprio questa proposta».L’idea di intitolare una via alla celebre scrittrice e giornalista fiorentina l’aveva già avuta in passato Matteo Renzi quando quest’ultimo era sindaco a Palazzo Vecchio ma il suo progetto fu stoppato dal Consiglio comunale che allora dirigeva i lavori della giunta di Firenze.

La sala stampa intitolata a Oriana Fallaci dal Consiglio regionale della Toscana
La sala stampa intitolata a Oriana Fallaci dal Consiglio regionale della Toscana

Magdi Allam: «Persona col coraggio di esporre la sua visione» «Oriana Fallaci – ha detto invece Magdi Allam che questa mattina ha commemorato la celebre giornalista al cimitero di via Senese – era persona col coraggio di esporre la sua visione di dove stavamo andando: ma era visione da cancellare perché era estremamente scomoda. Io ho continuato a lungo a ritenere che i moderati avrebbero potuto fare dell’islam una religione moderata, invece Oriana aveva valutazione drastica sia nei confronti dell’Islam come religione che dei musulmani come persone. Lei scrisse che il Corano è incompatibile con la democraza e i diritti umani. A distanza di anni rimango convinto che la Fallaci avesse ragione: i signori dell’Isis stanno applicando esattamente quel che sta scritto nel Corano».

Il nipote: «In tanti si impadroniscono della sua memoria» Una giornata di memoria e cultura quella odierna dedicata al ricordo di Oriana Fallaci ma che Edoardo Perazzi, nipote di quest’ultima ha evidenziato in tono polemico: «Mi è solo giunta voce di quante iniziative siano fatte in suo ricordo, la cosa non mi piace, ci sono tante persone che si impadroniscono della memoria di Oriana un po’ a vanvera e mi secca la faccenda della sala stampa intitolata a lei, perché sto lavorando da diverso tempo con la Regione per la creazione di un fondo con materiale suo che io ho lasciato e, anche se questa è una cosa diversa, mi avrebbe fatto piacere essere coinvolto».

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