FIRENZE – Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia guidano il turismo enogastronomico Dop in Italia.
Lo racconta il primo Rapporto Turismo Dop presentato ieri a Roma dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia e con il supporto del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf). Queste regioni si distinguono per una rete consolidata di consorzi di tutela, filiere produttive strutturate e un’attrattività turistica consolidata, che permettono di offrire esperienze autentiche legate ai prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) e indicazione geografica protetta (Igp).
L’indagine evidenzia che nel 2024 sono state promosse 585 attività da 361 consorzi, tra eventi come degustazioni, settimane del gusto e visite guidate, e infrastrutture permanenti quali strade del vino, musei del cibo e spazi didattici, per un totale di 235 eventi e 188 strutture fisse. Il patrimonio culturale e ambientale collegato al Turismo Dop comprende 103 strade e itinerari tematici, 17 siti Unesco, 29 paesaggi rurali storici e 82 parchi o aree protette, a testimonianza del forte legame tra prodotti e territori.
In particolare, la zona di produzione del Grana Padano punta ad attrarre 50 milioni di visitatori all’anno grazie alla sua diffusione mondiale e al progetto di un Experience Center sul Lago di Garda, destinato a coinvolgere milioni di turisti provenienti da Lombardia, Veneto e Trentino. Il presidente del consorzio, Roberto Zaghini, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per consolidare il ruolo del Grana Padano come icona turistica.
Il rapporto sottolinea inoltre un divario tra Nord e Sud Italia: mentre le regioni settentrionali mostrano un modello di governance territoriale efficace e una capacità di aggregare attori locali intorno a progetti condivisi, il Sud, pur ricco di produzioni di qualità e attrattive turistiche, soffre per la carenza di consorzi pienamente operativi, che limita lo sviluppo del turismo Dop in quelle aree. Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, ha evidenziato la necessità di una riflessione per superare queste criticità e valorizzare appieno il potenziale del Sud.
L’Italia conta complessivamente 890 produzioni Dop e Igp, il numero più alto in Europa. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenuta alla presentazione, ha ribadito l’importanza di un piano di promozione internazionale e di una legge quadro sul turismo enogastronomico per garantire qualità e favorire la collaborazione tra i diversi attori coinvolti.
Anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha definito il turismo Dop un asset strategico per lo sviluppo rurale e per portare vantaggi all’intero comparto agricolo.