Si accaparravano l’indebito utilizzo di appartamenti Inps che venivano poi abusivamente concessi a terzi previo pagamento di un canone mensile. Per questo i Carabinieri di Firenze, coordinati dalla Procura, hanno dato esecuzione a misure cautelari nei confronti di 5 indagati: tre sono finiti in carcere, uno ai domiciliari, un quinto indagato è stato sottoposto al divieto di dimora nel comune di Firenze. Le indagini, spiegano i militari in una nota, hanno fatto emergere «numerosi episodi di violenza privata e minacce in danno degli occupanti, laddove questi volessero regolarizzare la loro posizione con l’Inps e non sottostare più alle illecite richieste degli associati». L’autorità giudiziaria ha anche disposto il sequestro preventivo di 5 appartamenti di proprietà dell’Inps, in via Claudio Monteverdi a Firenze, che gli indagati avrebbero occupato abusivamente.

Due fratelli la “mente” della banda A capeggiare l’associazione per delinquere due fratelli, originari della Calabria, gestori di fatto di una cooperativa edile, che impiegavano operai romeni che sottopagavano e ai quali davano in locazione le abitazioni occupate, trattenendo la somma dell’affitto dalle loro buste paga. Le somme di denaro sarebbero stati usati per acquistare immobili in Romania. In attesa di essere trasferito all’estero il denaro veniva depositato da uno dei due fratelli, indicato come il dominus dell’organizzazione e con moglie originaria della Romania, in conti correnti intestati agli dipendenti romeni della cooperativa, che avrebbero acconsentito alle operazioni dietro minacce. Inoltre, i due fratelli calabresi, spiegano ancora i militari in una nota, «riuscivano ad inserirsi all’interno di importanti realtà edili fiorentine, offrendo prezzi concorrenziali effetto dello sfruttamento del lavoro». Per quest’ultimo aspetto, l’attività è stata condotta anche col supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Firenze.

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