LIVORNO – È stata presentata al Museo della Città di Livorno Banksy Realismo Capitalista, la mostra che porta in città fino al 19 marzo 2023 una selezione delle opere dell’artista inglese conosciute in tutto il mondo per la loro carica dirompente e per i loro messaggi trasversali, politici e sociali, capaci di interpretare con i tratti veloci e intuitivi della street art la realtà complessa dei nostri tempi.

Prodotta e organizzata dal Comune di Livorno e MetaMorfosi Eventi, Banksy Realismo Capitalista grazie alla ricca selezione di opere in mostra al Polo Culturale Bottini dell’Olio di Livorno, permetterà al pubblico di ammirare alcune tra le creazioni di Banksy più rappresentative degli ultimi decenni.

Tra queste alcune vere e proprie icone dell’artista britannico: Girl with Balloon, da tutti conosciuta come “la bambina con il palloncino rosso”, forse la più amata tra tutte le opere di Banksy, e Love is in the Air, il “Lanciatore di fiori” L’esposizione di Livorno tratta per la prima volta Banksy come se fosse un grande artista classico. Grazie ad una collezione di pezzi originali e autenticati gli spettatori possono addentrarsi nell’immaginario artistico di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale e che ha
scelto anche gli attuali scenari di guerra come palcoscenico per i suoi messaggi artistici, mostrando ancora una volta la sua capacità di stare in mezzo al presente.

Strutturata in maniera rigorosamente non commerciale, Banksy Realismo Capitalista non è una mostra immersiva di riproduzioni – ma una collezione di opere originali che permettono agli spettatori di entrare nel mondo contemporaneo visto con gli occhi di un grandissimo artista, capace di lasciare il segno grazie a un messaggio semplice ma di dirompente impatto sulla realtà.

Le opere in mostra

Esposte alcune tra più iconiche dell’artista, quelle che ne hanno decretato la fama mondiale. Tra queste: Girl with Balloon, Love is in the Air (Flower Thrower), Bomb Hugger, e Toxic Mary.

GIRL WITH BALLOON La “ragazza con palloncino” è forse l’immagine più popolare di
Banksy, votata nel 2017, in un sondaggio promosso da Samsung, come l’opera più amata
dai britannici. Banksy dipinge per la prima volta Girl with Balloon, con la tecnica dello
stencil, in forma non commissionata su un muro al lato di un ponte della zona di Southbank, Londra, nel 2002. L’artista firma l’opera su una cassetta elettrica, situata in basso a destra dell’opera, e accompagna l’immagine con un testo che recita: “C’è sempre una speranza”.

LOVE IS IN THE AIR conosciuta anche con il nome di Flower Thrower (Lanciatore di
Fiori) appare per la prima volta nel 2003 come stencil non commissionato a Gerusalemme, sul muro costruito per separare israeliani e palestinesi nell’area della West Bank. Nel corso dello stesso anno realizza l’edizione qui esposta su fondo rosso: un giovane che lancia un mazzo di fiori, simbolo di una rivoluzione antimilitarista che capovolge il senso comune della guerriglia urbana. Love Is In The Air cita e manipola l’immaginario degli attivisti durante le rivolte universitarie che attraversarono Stati Uniti e Gran Bretagna nel periodo del Vietnam, e prende il titolo da una famosa canzone, pubblicata nel 1977, del cantante australiano John Paul Young.

LOVE RAT I topi sono tra i soggetti più rappresentati da Banksy che su di loro scrive:
«Esistono senza permesso. Sono odiati, braccati e perseguitati. Vivono in una tranquilla
disperazione tra la sporcizia. Eppure, sono capaci di mettere in ginocchio intere civiltà».
L’artista coglie un parallelismo tra i topi e la condizione dello street artist e ci mette in
guardia dalle tranquille ma ambigue moltitudini. I topi di Banksy sono prelevati dall’immaginario di un altro street artist, il francese Blek Le Rat, che nel corso degli anni
Ottanta li dissemina per Parigi con una visione simile a quella dell’artista britannico. Il topo di Love Rat è rappresentato con un grande pennello in mano mentre ha terminato di
tracciare il contorno di un cuore rosso su un muro invisibile. Il simbolismo suggerisce che
la street art – non importa quanto insignificante possa sembrare a prima vista – è degna di
amore e che questi piccoli contributi possono avere un impatto luminoso sulla comunità
circostante.

TOXIC MARY/VIRGIN MARY Virgin Mary è anche nota come Toxic Mary a causa del
simbolo del veleno sul biberon. Secondo alcuni l’immagine rappresenta una dura critica al
ruolo della Religione nella Storia; secondo altri è una critica al modo in cui stiamo
educando i nostri figli. L’opera riprende una Madonna con Bambino nello stile del
Rinascimento. L’immagine presenta delle colature che riportano un elemento peculiare
della street art. É una tipica immagine popolare che Banksy sottopone ad un
“détournement”. Si tratta di un processo che consente di sfruttare immagini già
cristallizzate nella memoria, manipolandole e collocando elementi che ne mettano in crisi il significato acquisito. L’opera viene presentata per la prima volta nel 2003 come dipinto a
stencil su tela nel corso della mostra Turf War.

BOMB HUGGER è un’immagine che parla di guerra e quindi attualissima. Ha un titolo
ufficiale e uno adottato dal pubblico: quello ufficiale è Bomb Love. Tuttavia il pubblico lo
ha accolto come Bomb Hugger, ovvero, colei che abbraccia la bomba. L’immagine è stata
pubblicata in 750 copie serigrafiche da Pictures On Walls, proprio durante le manifestazioni in Gran Bretagna per criticare l’intervento congiunto con gli USA contro l’Iraq. Su uno sfondo rosa pop, una bambina abbraccia una bomba come se stesse abbracciando un orsacchiotto. L’artista sta parlando della guerra nella versione fornita dai governanti e dai media allo scopo di giustificare l’attacco all’Iraq, ovvero, una guerra per “esportare la democrazia”. L’immagine è stata riprodotta in vari formati, è apparsa sui muri di città europee tra cui Berlino, realizzata a stencil ma anche su cartelli distribuiti al pubblico in occasione delle proteste antimilitariste. Seppur risalente al 2000, Banksy documenta alcune Bomb Hugger a stencil monocromo su muro pubblico nel 2003, realizzate nella zona est di Londra e poi a Brighton.

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