Seconda giornata di quarti di finale alla Final Eight di Coppa Italia di Torino con la manifestazione che entra effettivamente nella sua fase clou. Gli ultimi due quarti di finale, vinti da Pesaro e Cantù, hanno consegnato finalmente alla manifestazione un pubblico veramente all’altezza della situazione, sia a livello numerico sia a livello di calore e rumore, complici anche i gruppi del tifo organizzato delle quattro squadre in campo. Supporters di Avellino su tutti con circa mille persone che dall’Irpinia si sono recati fino a Torino. Una Final Eight che sta facendo crescere il livello d’attenzione che riesce a catalizzare su di sé. Un esempio? La presenza del presidente del Coni, Gianni Petrucci, che ai microfoni delle testate accreditate, ha parlato di basket ma anche di calcio, delle polemiche che hanno nuovamente investito la Serie A e della mancata candidatura di Roma come sede olimpica nel 2020 (ascolta l’intervista su Radiobasket.net).Un Petrucci a tutto tondo con dichiarazioni che sicuramente non passeranno inosservate.

Scavolini-Siviglia Pesaro-Umana Venezia 90-70 Tornando al basket giocato, senza storia il primo quarto di giornata con Pesaro che batte nettamente l’Umana Reyer Venezia in un match che ha veramente poca storia nonostante il grande equilibrio che molti addetti ai lavori pronosticavano alla vigilia. Semplicemente strepitosa: non ci sono altre parole per descrivere la prova, soprattutto offensiva, della Virtus Libertas Pesaro di coach Dalmonte. I biancorossi provano subito a scappar via nel primo quarto dove White e Lideka risultano semplicemente immarcabili. Nel secondo quarto sale in cattedra Cavallero e poi a turno ancora White e Jones. Venezia prova a rispondere con Szewczyk, Young e Bowers ma nell’ultimo quarto la squadra di Mazzon viene ricacciata indietro dalla grande solidità di Cusin La Scavolini-Siviglia passeggia e dà soprattutto l’impressione di essere arrivata a Torino con la faccia giusta e con la mente sgombra da timori reverenziali e paure di sfigurare. In sintesi, Pesaro si candida ad essere la rivelazione e mina vagante di questa Final Eight.

Bennet Cantù-Sidigas Avellino 99-70 L’altro quarto di finale dura sostanzialmente un quarto e mezzo. Troppa Cantù per un’Avellino che prova a sorprendere i brianzoli in avvio di partita ma poi deve cedere alla maggiore profondità e fisicità del roster canturino. La Bennet tiene botta alla Sidigas in apertura, soffre leggermente l’estro del quintetto iripino nei primi quindici minuti ma poi viene fuori alla grande. In attacco è Markoishvili a prendersi le maggiori responsabilità. Insieme a lui gira bene tutta la squadra guidata da Trinchieri anche grazie ai numeri importanti del neo-acquisto Perkins in posizione di playmaker. Per l’ex Maccabi Tel Aviv si trattava della prima partita dopo mesi di stop a causa del legamento crociato del ginocchio destro: i 6 assist con cui conclude la sua partita sono un biglietto da visita decisamente interessante in attesa che la sua condizione atletica migliori. Come da pronostico, Cantù accede alla semifinale e lo fa con la maturità e la convinzione di chi vuole bissare, come minimo, la finalissima conquistata nella passata stagione. Una squadra, quella di Trinchieri, che studia da grande con l’obiettivo puntato su quella Coppa  Italia mai conquistata nella gloriosa storia della società brianzola.

Le semifinali E sabato, terzo giorno di Final Eight, il livello dell’agonismo e della competizione salirà ancora. In programma ci sono le semifinali che decreteranno che saranno le due squadre che si contenderanno la Coppia Italia nella finalissima di domenica. Si parte alle 17.45 con Siena-Milano, favorite predestinate della stagione di Serie A 2011-12, si prosegue alle 20.30 con Cantù-Pesaro, candidate ad ammazza-grandi.

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