FIRENZE – Sono stati depositati ieri al Tribunale di Firenze i primi ricorsi presentati da due ex lavoratori Bekaert di Figline Valdarno Incisa (Firenze), patrocinati dalla Fiom Cgil di Firenze, contro i licenziamenti disposti dall’azienda nei mesi scorsi, alla luce dell’assenza di un progetto di reindustrializzazione.

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«Non consentiamo alle multinazionali di considerare il nostro un territorio di conquista e sfruttamento»

«Abbiamo ritenuto illegittimi quei licenziamenti fin dall’inizio e abbiamo deciso di impugnarli perché era possibile trovare una soluzione occupazionale utilizzando strumenti alternativi – dichiara Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil Firenze-Prato – L’azienda e le istituzioni, a partire dal Governo, non hanno fatto niente – accusa Calosi – per evitare questi licenziamenti che la Fiom no, ma la Regione Toscana ha invece sottoscritto. La nostra linea d’azione nelle vertenze è sempre la stessa: non accettiamo licenziamenti e cessazioni di attività senza ripresa produttiva. Non consentiamo alle multinazionali di considerare il nostro un territorio di conquista e sfruttamento. Con Bekaert sono venuti a mancare oltre 318 posti di lavoro».

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