LUCCA – Previste a settembre 2.770 assunzioni dalle imprese lucchesi secondo quanto rende noto la Camera di commercio. Oltre la metà delle assunzioni (59%) sarà con contratto a tempo determinato, seguono i contratti a tempo indeterminato (20%), di somministrazione (5%) e di apprendistato (5%). Sono 7.910 le assunzioni dell’intero trimestre settembre-novembre nell’area.

La domanda di lavoro prevista dalle imprese risulta in crescita, superando sia i livelli di settembre 2019 (+580 nel mese, +26,5%; +1.670 nel trimestre, +26,8%) che di settembre 2020 (+1.310 nel mese e +3.330 nel trimestre), quando l’incertezza legata alle prospettive autunnali di ripresa della pandemia aveva inciso sui programmi occupazionali delle imprese. Le entrate di assunti saranno soprattutto nel settore dei servizi dove sono previste 1.790 assunzioni a settembre (64,7% del totale) e 4.790 (60,6%) nell’intero trimestre settembre-novembre 2021. Tra queste 540 nei servizi alle imprese, 500 nell’alloggio, ristorazione e servizi turistici, 390 nei servizi alle persone e 360 nel commercio. Buona anche la richiesta di manifatturiero e public utilities, con 790 assunzioni previste, e delle costruzioni, con 180 entrate.

Le figure più richieste

Tra le figure professionali più richieste a settembre si trovano 410 assunzioni di cuochi, camerieri e altre professioni del turismo; operai delle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (300), commessi e personale in negozi e esercizi all’ingrosso (230), operai specializzati dell’edilizia (170), conduttori di mezzi di trasporto (160). Buona anche la richiesta di tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (150), di tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (120), di personale addetto all’amministrazione e alla segreteria (110) e di operatori dell’assistenza sociale (100). Il 13,8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato (380). Fra le lauree più ricercate, l’indirizzo economico, quello dell’insegnamento e formazione e gli indirizzi chimico-farmaceutico, ingegneria elettronica e dell’informazione e ingegneria industriale. Per il 37,6% delle assunzioni previste non è richiesto un titolo di studio specifico.

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