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COLTANO – A Coltano (Pisa) è un inferno anche senza guerra. La base militare che il Governo vorrebbe costruire è riuscita a mettere d’accordo ogni schieramento, da una parte all’altra dello scacchiere politico.

L’intenzione di procedere con l’operazione è stata messa nero su bianco il 23 marzo in Gazzetta ufficiale. Il governo ha deciso di collocare la struttura in una zona protetta all’interno del parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, il quartier generale del gruppo interventi speciali (GIS), del reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania e del nucleo cinofili dell’Arma. L’attuale area recintata è grande 54mila metri quadrati e al suo interno sono rimasti alcuni edifici abbandonati dove fino a due decenni fa lavoravano i militari statunitensi della vicina Camp Darby, una base italiana sotto la responsabilità dell’esercito italiano, dove però operano unità militari statunitensi. Secondo i piani del ministero della Difesa, la base di Coltano si allargherà fino a 730mila metri quadrati, oltre dieci volte tanto rispetto a oggi.

Decisione che ha smosso i partiti, contrari al mancato dibattito. “La collocazione di queste strutture ha sempre un grande impatto ambientale, ovunque, non esistono territori adatti ad accogliere basi di guerra: mai – hanno affermato da Sinistra italiana Toscana -. Tuttavia, in questo contesto, la discussione non può concentrarsi sull’individuazione del sito militare. Il vero vulnus è proprio la grave scelta di costruire una nuova base militare”. A fare eco sulla sponda opposta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia , Diego Petrucci, che ha attaccato il presidente regionale Eugenio Giani: “Costituirebbe un gravissimo precedente, se fosse vero che il presidente Giani è a conoscenza da un anno del progetto e del quadro economico della nuova base militare di Coltano. Il governatore della Toscana avrebbe quindi mentito ai suoi cittadini, visto che ieri si era riservato di approfondire la questione prima di dare una valutazione sull’iniziativa del Ministero della Difesa. Siamo di fronte ad una situazione a dir poco paradossale. Perché il Pd e Giani chiedono solo ora un passo indietro al Ministero sebbene fossero già a conoscenza del progetto della nuova base?”.

Il Governatore, chiamato in causa, ha risposto: “A mio giudizio si sta prendendo la strada giusta, la strada dell’interlocuzione, del dialogo, e io sono convinto che anche nell’area pisana ci possano essere dei siti più idonei, penso all’area di Ospedaletto”. Da qui però poi il presidente è passato a sostenere l’azione intrapresa dai Carabinieri: “Non so se qualcuno si è reso conto che c’è una guerra e che quindi non possiamo ragionare come se tutto fosse come prima. Se l’Arma dei Carabinieri ritiene di prendere delle decisioni di grande rapidità, in questo caso si parla della sede speciale del gruppo dei Carabinieri per funzioni che non sono quelle di accumulo di armi, ma sono semplicemente quelle di addestramento, portiamogli rispetto”.

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