Liutaio figlio di liutaio, classe 1896, Lapo Casini è stato tra gli artigiani del settore più attenti alla ricerca. Gran parte dei suoi strumenti si rifà ai modelli settecenteschi di Bartolomeo Bimbi ma altrettanto noto è il suo studio sulle vernici, sfociato in un libro che ha fatto scuola. Il violino che sentiremo suonare mercoledì 7 novembre a Villa Bardini a Firenze (ore 21) è l’ultimo della sua produzione: dopo aver accompagnato per decenni Moreno Volpini, per una sera poggerà sulla spalla di Simone Ferrari, secondo violino del Quartetto di Fiesole, la straordinaria formazione ospite di questo nuovo appuntamento dei Concerti della Liuteria Toscana.

Il concerto Nato sotto la guida di Piero Farulli, il Quartetto di Fiesole vanta una carriera trentennale costellata di premi – tra gli altri il Concorso Internazionale di Cremona e il Concorso Gui di Firenze – centinaia di concerti nei maggiori festival internazionali e numerose uscite discografiche. La formazione attuale è composta da due membri fondatori, la violinista Alina Company e la violoncellista Sandra Bacci, a cui si sono aggiunti, nel 2016, Simone Ferrari al secondo violino e Flaminia Zanelli alla viola. Il programma si apre con una pagina novecentesca, “Langsamer Satz” di Anton Webern, tra i padri fondatori della seconda scuola di Vienna. E prosegue con il “Quartetto per archi n. 13 op. 29, D. 804” in cui Franz Schubert riprese un tema del dramma romantico “Rosamunde”. Chiude il “Quartetto per archi in sol minore op. 10” di Claude Debussy.

Articolo precedenteIl tricolore della discordia. Scandicci, assessore indossa fascia da sindaco per una pubblicità. Scoppia la polemica
Articolo successivoConoscere la cecità. Cesare Picco in concerto con “Blind date”