costa-concordia-raddrizzata.jpgLa Conferenza dei servizi che avrebbe dovuto dare il via libera al trasferimento del relitto della Concordia a Genova, per il successivo smaltimento, non ha trovato l’accordo e dunque sarà il Consiglio dei Ministri a prendere una decisione finale entro sette giorni da oggi. Secondo quanto si apprende in Conferenza dei servizi, convocata a Roma dal Commissario per l’emergenza Franco Gabrielli, hanno votato contro la scelta di Genova fatta dalla Costa, la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto. In sede di conferenza dei servizi i sì a favore di Genova sono stati 17, inclusa l’isola del Giglio.

Decisione il 30 giugno Secondo quanto riferito al termine della riunione da Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, il Consiglio dei Ministri deciderà il 30 giugno dove sarà smaltita la Concordia. Burlando ha spiegato che i tecnici hanno indicato le date dei lavori: l’8 luglio finirà il lavoro di allestimento dei cassoni, il 12 e il 13 inizierà l’operazione di rigalleggiamento e il 20 la nave potrà essere mossa tempo permettendo.

La votazione Poichè «non si è giunti all’unanimità» ad una decisione, sarà il Consiglio dei ministri a dover decidere sul progetto presentato da Costa per il trasferimento della Concordia a Genova. Lo conferma una nota della struttura del Commissario per l’emergenza Franco Gabrielli ricordando che la Conferenza dei servizi convocata per oggi aveva l’obiettivo di «rilasciare i necessari pareri, visti, concessioni e nulla-osta previsti a normativa vigente per il progetto presentato dalla società armatrice nelle precedenti riunioni istruttorie». Non c’è stata unanimità, sostiene la struttura del Commissario, poiché ai pareri favorevoli – espressi con prescrizioni da tutte le amministrazioni centrali (ministeri dell’Interno, dell’Ambiente, delle Infrastrutture, della Salute e dei Beni Culturali, Ispra, Istituto Superiore di Sanità, Agenzia delle Dogane), da quelle liguri (Regione, Provincia e Comune di Genova, Arpal, Autorità Portuale di Genova, Azienda Sanitaria di Genova), dal Comune di Isola del Giglio, da Arpa Toscana e dall’Azienda sanitaria di Grosseto – si sono affiancate le dichiarazioni di contrarietàda parte della Regione Toscana e della Provincia di Grosseto.

Per Costa è «Genova l’unica soluzione idonea in Italia» «Il trasferimento e successivo smaltimento del relitto a Genova è l’unica soluzione idonea in Italia». A ribadirlo in una nota è Costa Crociere dopo che la Conferenza dei non ha raggiunto un accordo sulla proposta presentata dalla società. Genova, sottolinea Costa, «è l’unico porto italiano in cui le attività di demolizione e riciclo del relitto possono essere avviate immediatamente contando sulle migliori tecnologie possibili e sui più elevati standard di sicurezza ambientale». La scelta di Genova, che ha prevalso su «aziende italiane e internazionali nel contesto della gara lanciata alla fine dello scorso anno» è dunque il risultato «delle considerazioni tecniche relative alla validità della metodologia proposta, l’affidabilità e l’esperienza delle aziende e delle professionalità coinvolte, la certezza e la rapidità dell’esito, la sostenibilità ambientale in tutte le fasi di lavoro». Costa sottolinea infine che, ad oggi, tutti i 15 cassoni sul lato di dritta sono stati installati e, dunque, mancano solo 4 sul lato di sinistra prima di avviare le operazioni di rigalleggiamento. «L’attuale cronoprogramma prevede che il rigalleggiamento possa essere avviato entro metà luglio, previa autorizzazione dell’Osservatorio».

L’ad di Costa: «Piombino non costituisce una valida alternativa a Genova come destinazione finale» A proposito del crono programma l’amministratore delegato di Costa Crociere Michael Thamm annuncia che «entro tre settimane saremo pronti ad avviare le operazioni di rimorchio della Concordia dall’Isola del Giglio. L’azienda ha preso un impegno che intendiamo onorare e cioè rimuovere il relitto della Concordia il prima possibile, in totale sicurezza e con la massima attenzione nei confronti dell’Ambiente». «Piombino non costituisce una valida alternativa a Genova come destinazione finale della Concordia – ha poi aggiunto l’ad – a causa dei ritardi sostanziali nelle operazioni di adeguamento del porto». Thamm, conferma che per la società non c’è alcuna possibilità che il relitto naufragato al Giglio possa esser trasferito nel porto toscano. «Confidiamo che il Consiglio dei ministri – dice Thamm – possa valutare positivamente la solidità del progetto presentato per la demolizione del relitto a Genova».

Domani l’incontro con la popolazione del Giglio Intanto domani a Giglio Porto (ore 16 – Piazza della Dogana) il Commissario per l’emergenza della Costa Concordia, Prefetto Franco Gabrielli, insieme al Sindaco Sergio Ortelli e a rappresentanti dell’Osservatorio sui lavori di rimozione del relitto della nave Costa Concordia, incontreranno la popolazione di Isola del Giglio per illustrare lo stato di avanzamento dei lavori. All’incontro sarà presente anche la società Costa Crociere Spa.

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