SIENA – Enrico Letta ha accettato la proposta di candidatura alle elezioni suppletive sul collegio uninominale Toscana 12. Lo ha reso noto, al termine della direzione di questa sera, il Partito democratico di Siena.

“Sento tutto il peso e la responsabilità di questo impegno – ha dichiarato Letta in collegamento con la direzione senese -. Sono felice del vostro affetto e onorato per la vostra richiesta. Io la voglio fare sul serio questa campagna elettorale, ho iniziato da ragazzo a fare politica così, con un comizio nel comune più piccolo del mio collegio”. “Questo è un territorio con molte sfaccettature – ha proseguito il segretario dem che domani completerà il suo percorso ascoltando la direzione di Arezzo – Eccellenze e fragilità, problemi e enormi potenzialità. Per ciascuno di queste questione dobbiamo costruire una proposta politica seria e all’insegna della prossimità”.  “Poi c’è una missione nazionale: dobbiamo vincere per dare un messaggio forte alla Toscana e al Paese e per avere un segretario in Parlamento dove i nostri gruppi parlamentari sono usciti falcidiati dal disastro delle elezioni del 2018 e dalle fughe successive. In pratica – ha concluso Letta – come Pd noi siamo forti nel Paese e nella proposta politica, ma siamo purtroppo esigui in Parlamento”.

Elezioni suppletive. Enrico Letta verso il sì, stasera l’ufficialità candidatura

“Eravamo e siamo fermamente convinti che la candidatura del nostro segretario nazionale, oltre ad essere un elemento di prestigio per il nostro territorio, sia una opportunità per rappresentare a livello nazionale le numerose istanze territoriali che ci riguardano, dall’ annoso tema infrastrutturale alla tutela e sviluppo delle attività produttive e commerciali e dei posti di lavoro ad esse collegati”  ha commentato Andrea Valenti, segretario provinciale Pd. “Ribadiamo anche il fatto che, oltre ad essere una comunità politica territoriale, il PD di Siena si sente e tiene ad essere parte della comunità politica nazionale, e proprio per questo siamo fermamente convinti che il segretario nazionale del nostro Partito debba necessariamente essere in parlamento.”

“La  candidatura di Letta – ha concluso Valenti – sarà la candidatura che porteremo alle altre forze politiche del centrosinistra, al mondo civico, alle associazioni di categoria, ai sindacati e alle forze sociali, per costruire insieme un patto di sviluppo per  il nostro territorio”.

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