L’estimo è alla base dello sviluppo e della crescita dei settori immobiliari e finanziari. Una disciplina  che negli ultimi decenni ha vissuto grandi mutamenti nell’impostazione finanziaria dei gruppi bancari, nell’impostazione dell’accesso al credito e la conseguente forte crescita del settore immobiliare.


Il convegno – Questo è in estrema sintesi la posizione del Conaf (Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori nazionali) in occasione del convegno dal titolo “Estimo, formazione universitaria ed esercizio della professione” in programma domani, venerdì 19 novembre (inizio ore 9), a Roma, presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Aula convegni – Piazzale Aldo Moro, 7). Il convegno è organizzato da Ceset (Centro Studi di Estimo e di Economia Territoriale) con il patrocinio di Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali; Università La Sapienza e Consiglio Nazionale delle Ricerche. “Il settore immobiliare e creditizio – sottolinea il presidente Conaf, Andrea Sisti – hanno riportato al centro del dibattito la materia estimativa, è opportuno, partendo dal mondo accademico, un aggiornamento degli strumenti operativi a disposizione dei professionisti e dei tecnici. In questi anni, infatti, sono state acquisite nuove esperienze applicate a più settori estimativi, non solo quello creditizio e immobiliare, ma anche le risorse ambientali e le scelte progettuali”. L’estimo negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento delle lauree triennali, ha perso l’importanza che meriterebbe all’interno dei corsi universitari – ricorda il Conaf – tanto che, ad esempio, in alcuni casi non è più un esame obbligatorio nella laurea in Scienze agrarie. “Questo appuntamento – afferma Gianni Guizzardi, consigliere Conaf con delega all’estimo –, che vedrà la partecipazione dei maggiori esperti della materia, dei rappresentanti del mondo economico, scientifico, universitario, delle professioni e delle istituzioni, rappresenta un primo incontro propedeutico per lo svolgimento di Stati generali sull’estimo, per giungere così ad un progetto nazionale che coinvolga il mondo universitario, professionale e delle istituzionale”. Al termine dei lavori verrà presentato e approvato un documento di proposta sui contenuti formativi e professionali dell’estimo, congiunta da parte di Ceset, Conaf (Agronomi e Forestali), Cni (Ingegneri), Cnappc (Architetti),Cng (Geometri).


Il programma – Apertura dei lavori a cura di Leonardo Casini, presidente Ceset; saluti di Gabriella Alemanno, direttore generale Agenzia del Territorio; quindi introduzione ai lavori e coordinamento della prima parte a cura del professor Saverio Miccoli, Università di Roma La Sapienza. La prima parte dei lavori dal titolo “L’estimo nell’attuale contesto formativo e nella prospettiva della riforma universitaria” vedrà la partecipazione di Vito Cardone, presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria; di  Rocco Curto, presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi delle Facoltà di Architettura; di Francesco Pennacchi, presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi delle Facoltà di Agraria. Quindi la sessione “L’estimo nella tradizione e negli orientamenti del futuro ordinamento delle professioni tecniche”, con gli interventi di Massimo Gallione, presidente Consiglio Nazionale degli Architetti; Giovanni Rolando, presidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri; Fausto Savoldi, presidente Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati; Andrea Sisti, presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali. A seguire le relazioni di settore a cura di Marco Simonotti, Università di Palermo, “Estimo e mercato immobiliare”; Enrico Fattinnanzi, Università Mediterranea di Reggio Calabria e Sergio Mattia, Politecnico di Milano “Estimo e produzione insediativa”; Luigi Fusco Girard, Università Federico II di Napoli, e Giovanni Signorello, Università di Catania, “Estimo e risorse ambientali-culturali”; Adriano Ciani, Università di Perugia, “Estimo e scelte progettuali”. La seconda parte dei lavori (ore 14.30) si aprirà con la tavola rotonda, presieduta dal presidente Ceset Leonardo Casini, dal titolo “Criteri e strumenti per la qualità dei processi e dei prodotti estimativi”, vedrà la partecipazione dell’ing. Paolo Buzzetti, presidente ANCE; di Paolo Crisafi, segretario generale di Assoimmobiliare e Federimmobiliare; di Gianni Guerrieri, direttore Osservatorio Mercato Immobiliare e Servizi estimativi – Agenzia del Territorio; di Giuseppe Jogna, presidente Consiglio Nazionale Periti Industriali e Periti Industriali Laureati e Vicecoordinatore PAT; di Sonia Maffei, direttore Previdenza e Immobiliare Assogestioni; di Ezio Micelli, asssessore all’Urbanistica, Edilizia privata e convenzionata, Sportello Unico del Comune di Venezia; di Giuseppe Mussari, presidente ABI – Associazione Bancaria Italiana; Enzo Siviero, vice presidente Consiglio Universitario Nazionale – CUN. Quindi gli interventi programmati presieduti da Gianni Guizzardi, consigliere CONAF, con la partecipazione di Angelo Donato Berloco, presidente E-Valuations; Maurizio D‘Amato, Politecnico di Bari, Giuseppe De Leo, Assoimmobiliare; Fabiana Forte, Seconda Università di Napoli; Roberto Funaro, membro della consulta dell’Ordine Architetti di Roma; Salvatore Giuffrida, Università di Catania; Benedetto Manganelli, Università della Basilicata; Luisa Mutti, consigliere dell’Ordine Architetti di Roma;  Marcello Orefice, Università Federico II di Napoli; Alfredo Passeri, Università di Roma Tre.


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