Centoventi siti, in prevalenza situati in Alto Mugello, sono a rischio frane. E’ il risultato del censimento voluto dalla provincia di Firenze secondo cui due terzi delle zone interessate sarebbero  a “codice rosso” e servirebbero 45 milioni di euro per mitigare il rischio da frana su tutta l’area fiorentina. Con questi dati sono state presentate questa mattina delle mappe di A.FRA.RIS., acronimo che sta per “Atlante delle FRAne con elevato RISchio”, consultabile sul sito della Provincia di Firenze all’interno del quadro conoscitivo del PTCP della Provincia di Firenze (www.provincia.fi.it/territorio/ptcp/revisione-ptcp/quadro-conoscitivo/).

A.FRA.RIS. L’idea di fondo di A.FRA.RIS è quella di individuare, attraverso ricerche condotte nell’ultimo anno, i dissesti presenti a scala provinciale in grado di produrre situazioni di rischio per  persone e manufatti (edifici, viabilità etc), realizzando ed implementando un database “aperto”, aggiornato costantemente in seguito alle varie segnalazioni che sono pervenute e che perverranno dagli enti interessati. Ognuna delle frane è stata dotata di una "carta d'identità" che ne descrive localizzazione, caratteristiche, impatti su edifici e viabilità e rischiosità.  L'area in cui risulta la maggior concentrazione di fenomeni è l'Alto Mugello.
 
Il grado di rischio Codice rosso: situazione critica e di pericolo, priorità massima: è attribuito agli eventi che hanno bisogno di un intervento immediato ed hanno quindi precedenza assoluta anche per eventuali assegnazioni di finanziamenti; codice giallo: situazione mediamente critica, presenza di rischio evolutivo e possibile sviluppo a situazione di pericolo: è assegnato ad eventi che devono essere tenuti sotto controllo e risolti nel breve/medio periodo onde evitare pericolose evoluzioni del fenomeno; codice verde: situazione con livello basso di criticità, assenza di rischi evolutivi: è attribuito ad eventi e situazioni per cui non vi sono pericoli immediati né di sviluppo a livelli superiori di criticità; gli interventi sono differibili e l’esecuzione può essere realizzata solo dopo aver risolto le situazioni più urgenti; codice bianco: situazione non critica, interventi assolutamente non urgenti: è assegnato a quegli eventi e situazioni che (pur in presenza di una segnalazione) sono state già risolte al momento del censimento oppure che non presentano elementi di rischio né possibilità di evoluzione a livelli superiori di criticità.
 

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