Tre volumi dedicati alla gastronomia. A proporli a breve in libreria è la casa editrice grossetana Effequ. I “Ricettacoli” sono una nuova collana dedicata alla gastronomia, nell’accezione culturale in particolare. Prima ancora dei sensi, è la cultura a istituire il cibo, cos’è buono e cos’è cattivo. Nei libri che compongono la collana si raccontano e percorrono le storie di queste finestre culturali, seguendo un animale (cinghiale, anguilla) o un personaggio (il Marinaio, il Moro), o ancora, qualcosa di nascosto (le erbacce) che è sempre stato a portata di mano, ma che si è sempre creduto diverso. La gastronomia di “Ricettacoli” perciò, è una ricerca di prospettiva, mentre si legge viene più fame di storia che di cibo. Inoltre ogni versante narrato trova il suo corrispettivo pratico, deve in qualche modo trovare il suo piano di applicazione nel reale: e allora ecco anche le ricette. Così la gastronomia acquista una sua profonda dignità culturale e la cultura ha finalmente sapore.

“Diverse sfumature di anguilla” – Arriva dunque in libreria “Diverse sfumature di anguilla. Ricette e storie dai Sargassi alle lagune” di Milena Djoković, con le illustrazioni di Azzurra Galatolo, una raccolta di ricette trasformata in un’inchiesta sul campo. Il libro indaga un pesce misterioso, poco noto e la cui storia è ricca di risvolti interessanti, diffusissimo in tutta l’Italia eppure sempre meno presente sulle nostre tavole. Per quali motivi? Dalle migrazioni e le metamorfosi dell’anguilla, fino alla lavorazione del prodotto gastronomico, attraverso i racconti di persone che per lavoro o per diletto hanno a che fare con le anguille, si scoprono dettagli storici, segreti di cucina, curiosità legate al mondo della pesca, e infine anche qualcosa di più serio, come ad esempio che l’anguilla rischia l’estinzione ed è tutelata da direttive europee. E va protetta, in quanto rappresentante di un legame di continuità con la tradizione popolare e di un’identità culturale che potrebbe sparire. Partendo dalla curiosità per un prodotto gastronomico locale, l’anguilla sfumata di Orbetello, che si produce solo nel piccolo paese sulla laguna, e passando dalle tradizioni culinarie venete, tutte le sfumature che ci sono da scoprire intorno a un animale magico e indistruttibile, in natura come nella storia.

“Il testamento del marinaio” – Anche il secondo volume racconta una storia legata all’acqua, questa volta di mare è “Il testamento del Marinaio. Le ricette gigliesi di pesce lasciate in eredità da Carlo Brizzi” a cura di Federico Quatraro. Carlo Brizzi, marinaio dell’Isola del Giglio, se n’è andato lasciando ai posteri il suo ricettario, un quaderno fatto di appunti di cucina, compilato a mano nel corso degli anni, meticoloso e preciso. Crocevia d’esperienze salmastre, schiaffeggiate dal vento, tra navi da crociera e pescherecci a imparare la vita di mare e quella di cucina, questo quaderno porta in sé ricette che parlano di un uomo e un’isola, un mondo di mare profondo e affascinante. Perché dietro alle spigole, alle orate e ai gamberoni, c’è sempre l’isola: il Giglio, splendido scoglio, rivelato nella sua idea di cucina. Nel testo si scoprono i segreti di un vero marinaio lasciati alla terra che lo ha fatto nascere e ha fatto nascere i suoi appunti, cuciti tra loro e illustrati da Chiara de Marco.

“Erbacce” – Dall’acqua ai campi con “Erbacce. Cucinare con erbe, frutti e fiori spontanei” di Serenella Amadori e Nino Costa. “Erbacce”, illustrato da Susanna Cantore, è un manuale, un prontuario, è la storia delle piante che vengono fuori spontaneamente dalla terra, e che si rintracciano senza il bisogno della coltivazione. Non è impresa facile catalogare tali piante, eppure i due autori ci riescono, raccontando una vita intrecciata di erbe e ricordi e fornendo una panoramica completa delle ricette e dei significati che tutto questo mondo di piante, fiori e frutti può avere. Una vasta gamma di piatti in cui le erbe possono essere utilizzate sì in ricette vegetariane, macrobiotiche, vegane o gluten free, ma anche, e forse soprattutto, in una cucina ‘onnivora’

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