La Polizia Giudiziaria della Procura di Firenze in ChiantiBanca per acquisire altra documentazione nella sede di San Casciano Val di Pesa (Firenze). L’acquisizione rientra  nell’ambito dell’inchiesta con ipotesi di reato per falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza scaturita da un esposto dello stesso Cda di Chiantibanca relativo a fatti precedenti al 2016. La Guardia di finanza si è presentata stamani negli uffici della sede di San Casciano chiedendo la consegna di documenti su attività oggetto dell’inchiesta e integrativi rispetto al materiale sequestrato con le perquisizioni dell’8 giugno scorso. Nell’inchiesta risultano indagati l’ex presidente Claudio Corsi, l’ex vicepresidente Stefano Mecocci e l’ex direttore generale Andrea Bianchi più i membri del Cda in carica fino al 2015, prima della presidenza di Lorenzo Bini Smaghi.

La Banca: «Auspicio completa chiarezza sui fatti» A dare notizia della presenza della Gdf in sede è la stessa banca che in una nota precisa come «la Banca abbia già provveduto, fin dal bilancio 2016, alla completa sistemazione delle irregolarità» e «ribadisce l’auspicio che le indagini portino, in tempi più brevi possibile, a far completa chiarezza sui fatti, in modo da marcare definitivamente un netto confine con vicende che riguardano unicamente il passato». «Il personale della Procura fiorentina è rimasto nella sede di San Casciano il tempo necessario allo svolgimento di un lavoro portato avanti con piena disponibilità e massima collaborazione da parte della Banca» si legge ancora nella nota che evidenzia «la massima trasparenza nei confronti di soci e clienti».

Articolo precedentePunto di primo soccorso, in 16 mesi 700 interventi
Articolo successivoVoglia di sicurezza. Vigili di quartiere, in 4 ore raccolte 200 segnalazioni