ROMA – Sarà possibile per i minori avere la propria identità digitale e poter fruire di servizi online. L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato le Linee guida operative per il rilascio dell’identità digitale in favore dei minori d’età e la fruizione dei servizi online.

Con l’attivazione per i minori, i ragazzi potranno utilizzare i servizi loro dedicati in piena sicurezza e tutela dei dati. L’accesso con SPID ai servizi sarà garantito, in base all’età, dalle amministrazioni o dai privati che lo rendono disponibile.

Le Linee guida consentiranno ai ragazzi dai 5 anni in poi di ottenere e usare SPID per l’accesso ai servizi digitali sotto la supervisione dei genitori. Il rilascio di SPID a minori nella fascia di età da 5 a 14 anni e il suo utilizzo per l’accesso ai servizi online sono consentiti, in prima applicazione per un periodo sperimentale sino al 30 giugno 2023, per la sola fruizione dei servizi in rete erogati dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

Come richiedere il rilascio di SPID ai minori I genitori potranno richiedere il rilascio di SPID a favore del minore, rivolgendosi al proprio gestore dell’identità digitale e accedendo, con credenziali di livello 2, al servizio reso disponibile. I gestori di identità digitale sono già al lavoro per predisporre questa funzionalità.

Le amministrazioni o i privati  che erogano i servizi devono effettuare un’autonoma, motivata e dimostrabile valutazione in merito alla necessità di conoscere la minore età dell’utente e di ottenere la certezza della sua identità per le finalità del servizio.

Per la fase di identificazione, il minore che ha meno di 14 anni deve essere affiancato dal genitore a tutela del minore stesso.

Infine, i minori non saranno obbligati a comunicare un numero di cellulare al gestore dell’identità. In tal caso, le comunicazioni inerenti la sicurezza (alert di sicurezza, procedure di recupero delle credenziali, configurazione dell’app di autenticazione, processi di sospensione/revoca, processi di assistenza per ragioni di sicurezza) saranno indirizzate al numero di telefono del genitore, mentre l’accesso con SPID di livello 2 – per il quale è necessario un secondo fattore di autenticazione – sarà consentito attraverso ulteriori modalità predisposte dai gestori.

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