“Il nostro settore, penalizzato da ormai più di un anno a causa della pandemia Covid -19 ha ricevuto esigui sostegni che non possono scongiurare gli effetti di una crisi difficile da superare”.

Il Presidente della Lega Imprese Sportive, Antonio Erario, ha scritto nei giorni scorsi alla Sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali sottolineando come il settore sportivo “ha sostenuto ingenti spese, inutilmente, nell’implementazione e nel potenziamento della sicurezza delle strutture nel rispetto dei protocolli emanati dal precedente governo”.

Secondo quanto sostenuto dalla Lega imprese sportive, che ha richiesto un incontro al Governo, nel “decreto sostegni di aprile occorre prevedere un fondo perduto adeguato per l’impiantistica sportiva, uno dei pochi settori costretto per un anno alla
completa chiusura soprattutto nel comparto amatoriale e di sport di contatto.

L’abbattimento della quota fissa nelle utenze, il credito d’imposta per le locazioni dei fondi commerciali e sportivi. E ancora, fondi da destinarsi a Regioni e comuni che prevedano bandi e prolungamento di concessioni e convenzioni, visto l’anno di lavoro perso che si stima di poter ammortizzare solo dopo tre anni di attività a regime”.

C’è poi il capitolo degli incentivi per le riaperture.

“Lo sport è salute anche per chi pratica a livello amatoriale – chiarisce la Lega – occorre prevedere un credito d’imposta
deducibile dalle dichiarazioni dei redditi per le spese effettuate negli impianti sportivi. Infine l’incremento delle misure di deducibilità per quelle aziende che vorranno investire come
sponsorizzazione in eventi sportivi”.

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