SIENA – Furti, rapine, omicidi e reati elettronici. La fotografia della Toscana che emerge dal dalla classifica de Il Sole 24 Ore che oggi ha pubblicato l’Indice di criminalità nelle Province Italiane offre un’immagine molto variegatache va dal quarto posto di Prato al 94esimo di Siena.

Nella classifica si confermano le criticità legate alla sicurezza nelle grandi aree metropolitane, tutte tra le prime 20 province della classifica. Bologna sale al secondo posto, seguita da Rimini e Prato per denunce ogni 100mila abitanti. Firenze si distingue per il calo più marcato di reati nel 2020, in flessione anche nei primi sei mesi del 2021.

Dopo la pandemia che ha portato a una notevole diminuzione dei reati a causa dei mesi del lockdown, ora si assiste a una ripresa e tornano a salire i furti con strappo del 35%, e quelli di motocicli e di autovetture del 16%. Continua, invece, il calo dei furti in abitazione rispetto a due anni fa. Le violenze sessuali risultano in crescita del 18% su base annua, con in media 13 denunce al giorno. E aumentano anche le violenze urbane e le risse, con 224 episodi di minacce e percosse ogni 24 ore.

In generale la classifica Toscana vede la provincia di Prato in testa per numero di denunce, seguita da Firenze. Nella top ten italiana anche Livorno che si colloca al nono posto. Per trovare un’altra città toscana bisogna scende al 24esimo posto con Pisa, al 30esimo Grosseto, al 31esimo Pistoia e al 35esimo Massa Carrara. Più giù Lucca, che occupa la 41esima posizione, e ben distaccata Arezzo al 76esimo posto. Chiude la classifica Siena al 94esimo posto, facendo registrare anche il minor numero di reati in rapporto ai residenti in tema di stupefacenti.

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