GROSSETO – Doveva essere una crociera da sogno per rilassarsi e divertirsi. Si è trasformata in un incubo per colpa del Covid. E’ la storia di Gianmarco Bonelli, residente a Castel del Piano, sul Monte Amiata. A riportarla oggi il quotidiano La Nazione.Bonelli era partito con la figlia a bordo della nave da crociera Msc Grandiosa.

Confinati in cabina senza assistenza

150 i positivi sulla nave che per qualche giorno sono rimasti bloccati e confinati a bordo nelle cabine. E proprio qui comincia l’incubo. Come racconta Bonelli, la figlia di 14 anni è risultata positiva a un tampone effettuato a bordo e da quel momento sono stati chiusi in camera, 16 metri quadri, senza contatto con nessuno. «Da quando mia figlia è risultata positiva – racconta – non abbiamo avuto alcun tipo di assistenza da parte della compagnia. In nave non abbiamoa vuto nessun tipo di supporto, nessun tipo di presa in carico per verificare lo stato fisico e psicologico dei passeggeri».

Misure anti Covid severe, ma così non è stato

Solo nel pomeriggio di ieri tutti i passeggeri sono stati fatti sbarcare a Civitavecchia e di qui, con trasporti protetti a carico della compagnia di navigazione, sono stati accompagnati nelle rispettive abitazioni. Quello che resta di un viaggio che avrebbe dovuto essere di divertimento, sono l’amarezza e la rabbia. «E’ la quinta crociera che faccio – racconta Bonelli – e, nonostante il periodo, la pubblicità della Msc garantiva misure anti Covid severe». Ma così non è stato. Bonelli racconta del «Mega Bingo al chiuso», «locali troppo affollati» «conumazione di pasti senza distanza di sicurezza».

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