E’ stata avvertita anche in Toscana la nuova scossa di terremoto di magnitudo 5,8 che questa mattina alle 9 ha avuto come epicentro Medolla, nel Modenese. Ad ora sono dieci le vittime accertate. Si tratta di tre operai morti a San Felice sul Panaro nel crollo di un capannone industriale, stessa sorte per due persone a Mirandola. Altre tre persone morte per il crollo della loro abitazione, rispettivamente a Concordia, a Finale Emilia e a Cavezzo. A Medolla, ci sono quattro o cinque dispersi nel crollo di un'azienda biomedicale. Una persona è deceduta a Rovereto sul Secchia, non si sa se per un malore o per le conseguenze di qualche cedimento. Una parte del duomo di Carpi è invece crollata in seguito al terremoto. Nel crollo sarebbe morto il parroco. Lo si apprende dai vigili del fuoco.

La scossa Le città in cui la terra ha tremato sono state Firenze, Prato, Pistoia, Montecatini, Livorno, Lucca, Pisa e Viareggio. A Pisa i dipendenti degli uffici sono usciti dal Palazzo del Comune, e lo stesso hanno fatto i dipendenti comunali di Palazzo Vecchio, a Firenze. Nel capoluogo toscano sono state evacuate alcune scuole: alunni e docenti si sono incamminati, come da protocollo, verso i punti di raccolta, come alla scuola Pieraccini di viale Lavagnini, che e' stata evacuata e tutti si sono diretti nel punto di raccolta di piazza Indipendenza. Tante le telefonate ai vigili del fuoco. In molte città toscane la gente è scesa in strada per precauzione. A Livorno e Viareggio sono state evacuate alcune scuole elementari. A Siena i vigili del fuoco riferiscono di aver ricevuto telefonate dal centro della città (soprattutto nella zona del Tribunale) e da Poggibonsi. Non si registrano danni a cose in quanto la scossa avvertita è stata di debole intensità, la gente ha raccontato di aver visto muoversi i lampadari. A San Gimignano la scossa è stata avvertita nei piani alti dei palazzi e delle secolari torri, ma senza arrecare danni.

Riapre la sala operativa nazionale della Protezione Civile a Firenze A seguito della nuova scossa è stata riaperta la sala operativa nazionale di Protezione Civile delle Pubbliche Assistenze. Dopo la scossa di questa mattina, e in vista di un possibile invio di nuovo personale nei campi presidiati da Anpas, i volontari sono tornati in via Pio Fedi a Firenze per monitorare la situazione e attendere le indicazioni della Regione Toscana e del Dipartimento nazionale. Intanto 28 volontari formati alle tecniche di protezione civile e del soccorso che arrivano da tutta la regione, sono impegnati nei campi di Anpas Nazionale e della Regione Toscana in provincia di Modena rispettivamente a Mirandola e in località San Possidonio.

Nuove tende per il campo allestito dalla Toscana Dopo il nuovo sisma di stamani, molte persone hanno trovato rifugio anche nel campo della protezione civile allestito dalla Toscana a una decina di chilometri da San Possidonio (Modena). Il terremoto ha provocato molti crolli, tra i quali anche il campanile della locale chiesa, e molte persone hanno cercato rifugio proprio al campo allestito dalla Colonna mobile della Regione. Due di esse, dopo le prime cure al presidio infermieristico, sono state ricoverate all'ospedale locale. Altre decine di persone sono in questo momento accolte nelle due grandi tende sociali allestite all'interno del campo dove, nelle prossime ore, riceveranno anche un pasto caldo. Il sisma ha provocato un fortissimo panico anche tra i circa 200 ospiti che già avevano trovato ristoro nelle tende pneumatiche toscane. Dalla Toscana è già partita una colonna mobile della Protezione Civile per ampliare il  campo a San Possidonio, 250 posti già esauriti, con altre 10 tende per portare così la capienza a 330.

Vigili del Fuoco specializzati dalla Toscana Sono complessivamente 36 i vigili del fuoco appartenenti all'Usar, l'Unità specializzata nella ricerca di persone disperse sotto le macerie, partiti stamani da Firenze (14) e da Pisa (22) per l'Emilia Romagna. La squadra di esperti, dotata di propri mezzi, sarà impiegata nelle ricerche di eventuali dispersi e metterà a disposizione la propria esperienza e il materiale in dotazione nella ricerca di persone nelle aree più colpite dai crolli provocati dal sisma. Da Arezzo è invece partito l'elicottero dei vigili del fuoco che è stato aggregato a Bologna. Sempre dalla Toscana sono partite alla volta dell'Emilia Romagna 3 sezioni operative, complessivamente 27 uomini e 6 mezzi.

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