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FORTE DEI MARMI – “E’ incredibile  che si discuta degli ampliamenti degli aeroporti di Firenze e Pisa e si escluda dallo sviluppo delle infrastrutture la costa Apuo Versiliese, zona della Toscana che dopo la pandemia è ripartita turisticamente più velocemente di tutte. Nel periodo estivo rappresentiamo tra residenti, arrivi turistici e seconde case la ‘città’ più grande della regione”.

Non ci sta Bruno Murzi, sindaco di Forte dei Marmi (Lucca) e presidente dell’Ambito turistico della Versilia, ad essere escluso dal dibattito sullo sviluppo infrastrutturale della Toscana.

Nei giorni in cui si discute del potenziamento degli aeroporti di Firenze e Pisa e dei collegamenti ferroviari tra Firenze, Lucca, Pisa e Livorno, registra “come ancora una volta, i nuovi progetti di collegamento della Toscana siano oggetto di discussione solo tra alcuni soggetti”.

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“Non è pensabile che nel 2022 non si abbia ancora una visione unitaria e globale del sistema infrastrutture di tutta la Toscana – commenta Murzi –. La  costa Apuo Versiliese, da Marina di Carrara a Torre del Lago, lunga 40 chilometri con le sue 500mila presenze estive tra residenti,  arrivi turistici (dati del 2019 quindi pre Covid) e seconde case, assume un ruolo di assoluto rilievo nel panorama turistico nazionale e internazionale diventando inoltre nel periodo estivo la prima ‘città’ turistica di tutta la regione. La nostra zona è molto attrattiva anche per la centralità e la vicinanza alle città d’arte. Ma solo sulla cartina geografica. Perché nella realtà i collegamenti, viari o ferroviari, risultano ancora oggi del tutto inadeguati ed obsoleti.

Si parla e si discute della dorsale Firenze-Pisa sia ferroviaria che autostradale e si tralascia completamente la linea di costa, carente soprattutto dal punto di vista ferroviario e dell’interconnessione con il sistema aeroportuale regionale; ed un discorso a parte meriterebbe l’altra dorsale ferroviaria Firenze-Viareggio ancora in gran parte a binario unico e con caratteristiche di viabilità rapportabili all’inizio del secolo scorso”. “Il danno turistico che subiamo è inimmaginabile – conclude -. Per questo immagino che gli Ambiti turistici, ai quali la Regione stessa affida compiti di accoglienza ed informazione turistica, debbano essere pienamente e sistematicamente coinvolti in questo confronto che non può essere ulteriormente procrastinato”.

Gli industriali alzano la voce. Sull’aeroporto basta discussioni. E’ ora di trovare soluzioni

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