empoli-juveHa il sapore della beffa la sconfitta rimediata ieri al Castellani dall’Empoli di Marco Giampaolo che soccombe, sulla falsariga di quanto accaduto una stagione fa, contro la Juventus di Max Allegri. Minimo sforzo, massimo risultato per i quattro volte campioni d’Italia che approfittano di due sbandamenti difensivi degli azzurri e portano a casa tre punti fondamentali per sognare la rimonta alla testa della classifica, dopo un inizio di torneo abbastanza stentato.

Empoli-Juve 1-3 E pensare che Tonelli e compagni erano anche passati in vantaggio al 19’ grazie ad un destro potente, ma non imparabile, scoccato da Maccarone, dopo assist di testa di Saponara, quest’ultimo il migliore dei suoi, su cui Buffon si tuffava in ritardo. Nel momento in cui però l’Empoli può approfittare della spinta emotiva positiva, si affloscia. Prima al 31’ Mandzukic approfitta di una dormita di Costa su palla servita di testa da Khedira, poi 7 minuti più tardi Masiello si addormenta su colpo di testa di Evra, non certo una cima con il suo metro e 73 centimetri, e consente ai bianconeri di ribaltare il risultato. Il resto è un secondo tempo in cui in avvio prima Maccarone e poi Saponara hanno la chance giusta per pareggiare ma Buffon è attento, poi Giampaolo prova coi cambi, inserendo in sequenza Diousse e Krunic. Quando sembra che la Juventus addormenti la partita, arriva il tris finale bianconero con il subentrato Dybala dopo palo clamoroso colpito da Mandzukic, con partenza però in fuorigioco su inizio dell’azione di Lichsteiner.

Empoli, l’impegno c’è stato «Ai ragazzi non ho niente da rimproverare perché l’impegno assolutamente non è venuto meno, abbiamo invece trovato una squadra che ha saputo giocare meglio di noi le situazioni sporche della gara perché sicuramente è più forte, perché sicuramente ha più mestiere, ha l’esperienza per andare a raccattare in quelle situazioni lì – ha raccontato nel post partita Marco Giampaolo-. Noi avremmo potuto anche far meglio di quanto abbiamo fatto però qual è il confine non lo so perché può darsi che sia stata anche la Juventus a non farci giocare pulito. Per esempio abbiamo cercato di andare a prenderli nella loro metà campo ma loro non disdegnavano a cominciare l’azione da dietro ed hanno eluso il nostro pressing offensivo e li ci hanno fatto correre, abbiamo sprecato energie. Il primo gol subito è stato un nostro infortunio tecnico, lo abbiamo regalato, sul secondo abbiamo preso rete un’altra volta su palla inattiva ed il terzo mi dicono sia stato realizzato in fuorigioco però dentro queste piccole-grandi cose la Juventus ha usato più mestiere ed ha vinto. I miei ragazzi hanno messo attenzione solo che alcune volte il valore dell’avversario ti pone certi tipi di problematiche – ha aggiunto il tecnico dell’Empoli –. La Juventus in alcuni momenti ha saputo usare il mestiere nel tenere la palla, nel gestirla, nel farci correre a vuoto. Alla fine eravamo stanchi e loro si sono anche messi a cinque in difesa. Noi non abbiamo demeritato però ritengo che si potesse fare un pizzico meglio ma non per mancanza di volontà ma perché te lo ha impedito la caratura dell’avversario». Fra i giocatori migliori come rendimento contro la Juventus la prova da sottolineare in positivo dell’argentino Leandro Paredes. «Due gol di differenza fra noi e la Juventus non ci stanno – ha raccontato il mediano in prestito dalla Roma – Abbiamo fatto un gran primo tempo fino al primo gol loro, poi siamo andati giù’ mentalmente e loro ne hanno approfittato. Secondo me abbiamo commesso un’incertezza sul gol subito dell’uno a uno, loro hanno avuto fortuna e dopo loro sono venuti fuori. Dobbiamo continuare a lavorare sulle cose che ci mancano da migliorare, abbiamo fatto comunque una grandissima partita, nel secondo tempo siamo rientrati con la mentalità giusta e peccato per il loro terzo gol che è in fuorigioco. Siamo cresciuti nell’ultimo mese a livello di singoli e di squadra ma durante la sosta non dobbiamo abbassare la guardia e continuare a lavorare per crescere ancora. I miei compagni e tutto lo staff mi stanno dando fiducia, devo approfittare di questo e proseguire così».

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