Venerdì 5 luglio sciopero per tutta la giornata dei lavoratori toscani del settore lapideo-industria, con manifestazione regionale a Carrara. La protesta è stata indetta da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil a causa dello stallo nelle trattative con Confindustria Marmo macchine e Anepla per il rinnovo del contratto nazionale scaduto lo scorso 31 marzo e, si spiega in una nota, «per alcune proposte delle stesse controparti che i sindacati giudicano ‘inaccettabili’».

3mila lavoratori coinvolti In Toscana il rinnovo del contratto interessa circa 3000 lavoratori. In una nota i sindacati spiegano che «quello del 5 luglio a Carrara è il primo passo di una mobilitazione nazionale sulla vertenza». I segretari di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil della Toscana, Giulia Bartoli, Simona Riccio ed Ernesto D’Anna, definiscono poi «gravissima l’assenza fisica e politica degli industriali del territorio di Carrara al tavolo delle trattative nazionali. Non si capisce se sia una strategia degli industriali nazionali o una propria volontà di lasciare ad altri territori la decisione di determinare scelte importanti per il settore del marmo. Inoltre, l’unica data proposta per il prossimo incontro dagli industriali è il 18 luglio, quattro mesi dopo l’ultimo incontro svolto in ristretta, evidenziando un atteggiamento dilatorio rispetto ai tempi per il rinnovo contrattuale che produce un evidente ed inaccettabile danno nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e troppo a ridosso del periodo feriale, non utile a determinare un rinnovo del Contratti in tempi adeguati».

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