Esperimenti nello spazio per curare le malattie presenti sulla Terra. E’ questo il tema del nuovo appuntamento a Pisa con il “Sant’Anna Science Cafè”, ciclo di seminari divulgativi, promossi per contribuire a una corretta divulgazione scientifica. Giovedì 8 giugno alle ore 21.15 nella sede di piazza Martiri della Libertà 33 a Pisa, è in programma l’incontro dedicato alla “medicina spaziale” con Debora Angeloni, ricercatrice in biologia molecolare all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e promotrice dello stesso Sant’Anna Science Café.

Angeloni e il suo team

Dallo spazio alla terra per studiare le malattie Angeloni parlerà di “Cellule, microscopi e viaggi nello spazio per comprendere le malattie diffuse sulla terra presentando i risultati di un recente esperimento compiuto su cellule umane lanciate e coltivate nello spazio. Il volo spaziale rappresenta un modello per studiare, in modo accelerato e reversibile, ciò che accade durante l’invecchiamento fisiologico a terra, in tempi molto più lunghi e in modo certamente non reversibile. I risultati contribuiranno a capire che cosa succede, a livello molecolare e cellulare, negli astronauti dopo una permanenza nello spazio. Queste indicazioni possono rivelarsi utili anche per la popolazione, per sviluppare metodi di prevenzione o di cura per i disturbi provati dagli astronauti nello spazio e, in tempi molto più lunghi, da tutti gli esseri umani, soggetti all’invecchiamento.

L’Angolo della Trasparenza In occasione del “Sant’Anna Science Café” ritorna l’ “Angolo della trasparenza” che permette a tutti coloro che vogliono conoscere meglio il Sant’Anna di accedere, attraverso una postazione web dedicata, alla pagina “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale, acquisendo così informazioni su tutte le attività della Scuola Superiore Sant’Anna e consultando i documenti programmatici sulla prevenzione della corruzione. Dopo il talk di Debora Angeloni sono previste alcune degustazioni di prodotti tipici, con l’accompagnamento musicale dal vivo curato dagli allievi della Scuola Superiore Sant’Anna.

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