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SIENA – Chigiana/Siena Jazz Ensemble presenta, appuntamento della stagione Micat in Vertice N. 100, venerdì 10 marzo al Teatro dei Rozzi, ‘Synolon’ di Stefano Battaglia, la quarta opera di ‘Tabula Rasa’.

Sul palco saliranno quattordici artisti dalle diverse radici umane e musicali: sono i protagonisti della formazione che unisce i talenti di Accademia Chigiana e Siena Jazz intorno all’arte dell’improvvisazione.

Arriva alla quarta edizione il progetto dell’ensemble Tabula Rasa di Stefano Battaglia. Dopo l’esordio e l’esperienza metafisica di ‘Kum!’ che affida alla musica l’interpretazione del miracolo della Resurrezione, il pianista e compositore ha continuato il suo percorso: ispirato dalla materia, ha indagato le implicazioni terrene, concrete, scientifiche della musica. Per poi arrivare quest’anno a ‘Synolon’.

«Con la parola sìnolo, dal greco synolon – anticipa Battaglia, direttore, piano e percussioni  – , si indica un intero composto, unito e indivisibile: l’uomo è un sìnolo di ragione e istinto, così come ogni organico musicale è la somma delle sue individualità. L’acqua, il fuoco, la seta, il bambù: sono forme che portano con sé sensazioni e persino archetipi. Ci fanno dimenticare gli elementi che li compongono, esattamente come la musica giunge nella sua complessità, nel suo corpo unico. È la somma di scelte timbriche, ritmiche, melodiche e armoniche. Cioè, rappresentano le materie prime della forma musicale, che possiamo analizzare in un secondo momento, analogamente a ciò che accade con gli atomi e le molecole. Sono veicolate da una forma unica ed indivisibile in grado di generare reazioni fisiche, emotive, intellettuali e psicologiche».

Tabula Rasa – Chigiana/Siena Jazz Ensemble è nato dalla volontà delle due istituzioni senesi di creare una formazione che riunisse l’esperienza dell’improvvisazione nel campo della musica contemporanea e jazz. L’ensemble, attivo dal 2019, ha l’obiettivo di unire le conoscenze, abbattere i confini fra i generi, gli stili, le pratiche consolidate: in un’ottica contemporanea ma senza negare mai i legami con la tradizione musicale.

«La suite ‘Synolon’ si dedica alla materia come risultante visibile e percettiva di sostanze non visibili – continua Battaglia -. Saranno indagati tra gli altri l’acqua, l’ambra, il lievito, il cristallo, il latte, il vapore, l’organza, la resina, il sole, la schiuma, il legno, l’oro».

Sul palco con Stefano Battaglia, Elsa Martin soprano; Stefano Agostini flauti; Christian Thoma oboe, corno inglese, clarinetto basso; Ludovico Franco tromba; Cosimo Fiaschi sax soprano; Tobia Bondesan sax alto; Francesco Panconesi  sax tenore; Seyedehsaba Safavi viola; Sarvin Asa violoncello; Michele Bondesan contrabbasso; Stefano Zambon contrabbasso; Stefania Scapin arpa; Pierluigi Foschi, Giovanni Nardiello, Nicholas Ramondino, Giuseppe Sardina,  percussioni

Direttore dell’Ensemble Tabula Rasa, ideatore dei progetti, Stefano Battaglia è attivo nel campo del jazz dalla metà degli anni ‘80. Ha collaborato con i più importanti artisti della scena jazz internazionale, fra cui Konitz, Wheeler, Redman, Oxley, PhillipsRavaElgart, altri. Ha trasposto in musica il ciclo dei 56 ‘Sonetti ad Orfeo’ di Rainer Maria Rilke, ha dedicato molti lavori ai mistici come Juan de la Cruz e Jelaleddin Rumi, alle figure di musicisti e compositori come Bill Evans e Alec Wilder, artisti come Pier Paolo Pasolini e Mark Rothko. Insegna a Siena Jazz University, è docente all’Accademia Chigiana. Inizio concerto ore 21.

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