ROMA – “Ci sono le prospettive perché quest’operazione porti a una stabilizzazione della banca”. Francesco Profumo, presidente di Acri e della Fondazione San Paolo, non getta benzina sul fuoco in merito all’aumento di capitale di Mps.

“E’ il motivo per cui un gruppo numeroso di fondazioni ha deciso di fare un’operazione in questa direzione molto coordinata tra di loro”, ha aggiunto il dirigente a margine della conferenza “Gli italiani e il risparmio”, entrando quindi nel dettaglio del ragionamento: “Mps è la più antica banca europea del mondo. Le singole fondazioni, non in quanto Acri, hanno dimostrato di avere attenzione rispetto a un tema rilevante per il Paese. Hanno fatto una valutazione di quello che è un piano industriale interessante, cioè il fatto che nel 2024 si prevede un utile di circa 700 milioni”.

E ancora: “Nei piani delle fondazioni – ha aggiunto Profumo – ci sono interventi nella norma e anche eccezionali. Le fondazioni hanno sempre una doppia mano: una mano per l’emergenza, ma soprattutto una mano sul lungo termine. Questo intervento lo classificherei più sul lungo termine che sull’emergenza, perché attraverso un’intervento di questo genere si dà stabilità ad un’operazione che poteva essere un po’ più complicata”.

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