SIENA – La Borsa non premia un possibile dilazione delle tempistiche per l’uscita del Tesoro dal capitale di Mps. L’istituto di credito a metà giornata perde il 2,92%.

Alla riapertura dei mercati, dopo i botta e risposta tra i ministri, con il sigillo di Giancarlo Giorgetti, il responso degli investitori è quindi negativo. Una situazione delineata dagli analisti di Equita. “Riteniamo che il piazzamento di una quota significativa sul mercato senza l`individuazione di un partner strategico possa comportare un rischio overhang (ribasso del titolo per la forte offerta in vendita, ndr)”, fanno sapere, ritenendo “complesso” un matrimonio “nel breve termine” a causa di “questioni rilevanti in sospeso, come “i rischi legali” o “l`incertezza regolatoria” sulla “tassa sugli extra-profitti” o in merito “alle possibili restrizioni nell`uso delle Dta”.

Per Intermonte “le diverse ipotesi sulla privatizzazione” restano “aperte”, dalla “suddivisione delle attività di Mps” all’ “eventuale fusione con Banco Bpm” fino alla “riduzione graduale della partecipazione vendendo sul mercato pacchetti azionari”. Una soluzione più definitiva viene offerta da Mediobanca Securities: “A nostro avviso avrebbe senso tenere il controllo di Mps per indirizzare i futuri sviluppi nell’M&A e massimizzare il premio di controllo, che potrebbe lasciare spazio a 400 milioni di introiti dal collocamento di una quota del 13%”.

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