Oltre al centro di Coverciano ci sono a Firenze e Prato altre tre-quattro strutture alberghiere già divenute operative come alberghi sanitari per ospitare pazienti guariti clinicamente dal Coronavirus ma che devono stare in isolamento fino alla completa negativizzazione. E’ quanto si apprende da Federalberghi Firenze che per l’emergenza ha messo a disposizione «tra Firenze e Prato una trentina di strutture alberghiere che hanno aderito all’accordo siglato con la Regione, per un totale di circa 2mila posti letto a disposizione dell’Asl», come spiega il presidente Francesco Bechi.

Alberghi sanitari Gli hotel diventano quindi alberghi sanitari che ospitano le persone affette da Coronavirus clinicamente guarite, ma ancora positive al tampone e che pertanto devono stare in isolamento domiciliare. «L’accordo con la Regione – spiega Bechi – ha una durata di un mese dall’inizio dell’uso della struttura con eventuale proroga di 15 giorni su richiesta della Regione. Abbiamo già iniziato con 3-4 strutture tra cui quella di Coverciano». Il presidente di Federalberghi Firenze si dice soddisfatto della «bella risposta degli albergatori, un ulteriore conferma che il settore è portato al concetto dell’accoglienza».

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