Un “nuovo inizio” con un percorso in sette tappe per la filiera dell’olio di oliva italiano. Dopo l’anno orribile per l’olivicoltura caratterizzato da un drastico calo della produzione a causa del maltempo e varie fitopatie, la filiera italiana riparte in modo unitario. E’ quanto emerge dal testo di un documento congiunto firmato, dopo anni di dialogo difficile tra i settori commercio, trasformazione, industria olearia, e produttori. Il documento firmato dai rappresentati di Federolio (commercio oleario), Aifo (frantoiani), Assitol (industria) e Aipo, Cno, Unapol, Unaprol e Unasco, le cinque organizzazioni di produttori nazionali (A.O.P.), “è il risultato – commenta Unaprol in una nota – di un nuovo equilibrio all’interno della filiera dell’olio di oliva. Vuole essere anche un forte segnale di unità che faciliterà il compito della politica, del Governo, del Parlamento e delle Regioni stesse perché in questo soggetto unitario trovano, ora, un interlocutore unico che rappresenta tutti i settori della filiera dell’olio di oliva del Paese

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