rossi-Enrico Rossi sarà l’unico candidato del Pd toscano per le prossime elezioni regionali di primavera. L’ex rettore dell’Università di Pisa ed ex sottosegretario all’università e ricerca nel secondo governo Prodi Luciano Modica, sostenuto dai civatiani, non è riuscito a raccogliere le 9mila firme richieste dall’assemblea democratica per presentare la candidatura e si sarebbe fermato poco sopra quota 3500.

Spunta il ricorso «Io sono candidato da quando nel lontano 15 settembre ho mandato una lettera al segretario del Pd toscano Dario Parrini, dando la mia disponibilità a ricandidarmi. Ai sensi dello statuto questa lettera mette in pista la mia ricandidatura». Lo ha detto Rossi, parlando con i giornalisti in merito alla sua ricandidatura, dopo la notizia che le primarie per il governatore non si terranno perché non sono state raccolte abbastanza firme per presentare candidature alternative. Rossi ha poi aggiunto: «Io non posso che fare quello che ho fatto. Ci sono delle regole e credo che tocchi al partito farle applicare. C’è anche un ricorso a Roma, mi risulta», e «se ci saranno da fare altri passaggi li faremo serenamente».

L’ufficializzazione Con una nota il Pd ha quindi confermato «non ci saranno dunque elezioni primarie ed Enrico Rossi è ufficialmente ricandidato presidente per le prossime elezioni regionali. Fin dall’inizio – ha affermato il segretario regionale del Pd Dario Parrini – ho manifestato la mia idea che Enrico Rossi meritasse la ricandidatura per come ha lavorato in questi anni da presidente della Toscana, affrontando con impegno e misure innovative una legislatura peraltro resa difficile dalla crisi. Avevamo però deciso di garantire la massima apertura e la possibilità di presentarsi ad eventuali sfidanti. Oggi sono soddisfatto che Enrico Rossi sia ufficialmente e fin da ora il nostro candidato. Adesso, il partito, con le energie di tutti, dai dirigenti agli amministratori, come già abbiamo iniziato a fare nell’assemblea di gennaio, arriverà al programma definitivo di governo aprendo la consultazione agli elettori, con una grande apertura alla società civile».

Un percorso partecipativo «Con le tracce di programma approntate dall’assemblea regionale che ha riunito dirigenti, sindaci, eletti delle istituzioni e segretari di circolo, adesso proseguiamo il lavoro aprendo la discussione a 400mila toscani tra iscritti e elettori delle primarie – spiega il responsabile organizzazione Antonio Mazzeo -. Si tratta di un percorso partecipativo, per costruire un programma largamente popolare, che non ha precedenti in Italia e al quale speriamo contribuiscano in tanti. La bozza di programma nata dal lavoro degli speaker corner dell’assemblea regionale è online sul sito www.pdtoscana.it e a disposizione di tutti i nostri elettori delle primarie che possono commentarla e integrarla e dei circoli del Pd a cui chiediamo di organizzare iniziative sui territori».

lamioni.jpgLe mosse dell’opposizione Si inizia così a delineare la rosa dei candidati per la tornata elettorale regionale. Giochi fatti anche nel M5S dove le votazioni on line hanno decretato Giacomo Giannarelli candidato come portavoce. Negli ambienti del centrodestra toscano la convergenza è sempre più sul nome di  Giovanni Lamioni, presidente della Camera di Commercio di Grosseto. Il suo nome gira da molto tempo. Ora però le indiscrezioni diventano sempre più insistenti.

 

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