FIRENZE – Decade da oggi il divieto di abbruciamenti di residui vegetali in Toscana. “Le condizioni meteo e lo stato della vegetazione ci permettono di concludere la finestra estiva di divieto di abbruciamento”, ha commentato la vicepresidente Stefania Saccardi.

“Chiediamo però a tutti di mantenere sempre altra l’attenzione e di seguire le prescrizioni del regolamento forestale, ribadiamo inoltre la necessità di segnalare sempre tempestivamente al numero verde 800.425.425 o il numero unico di emergenza 112”.

Il Regolamento forestale toscano prevede l’assenza di vento come condizione necessaria per procedere ad un abbruciamento: se la colonna di fumo sale verticalmente siamo in regola, in caso contrario esiste il rischio di veder sfuggire il fuoco al controllo e non ci sono, quindi, le condizioni per intraprendere questo tipo di attività agricola. Si tratta di una norma preventiva fondamentale, considerando che negli ultimi anni numerosi incendi si sono sviluppati su vaste superfici del territorio proprio in occasione di operazioni di abbruciamento svolte in giornate ventose e poi sfuggite al controllo.

Per poter eseguire abbruciamenti in bosco o nelle aree assimilate a bosco e negli impianti di arboricoltura da legno, è necessario essere preventivamente autorizzati dall’ente competente sul territorio ai sensi della legge. Se invece si opera nei 50 metri di distanza dal bosco e nei castagneti non occorre essere autorizzati, ma bisogna comunque osservare le norme di prevenzione che impongono di utilizzare spazi ripuliti dalla vegetazione nei quali limitare, come detto, il materiale da bruciare in piccoli cumuli. Inoltre, è fondamentale operare in presenza di un adeguato numero di persone e mai da soli e osservare la sorveglianza continua della zona fino al completo spegnimento delle braci.

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