Il Partito Democratico senese o quello che a questo punto ne rimane non trova pace. Nemmeno quando, in vista del ballottaggio del 9 e 10 giugno, servirebbe serrare le fila e fare quadrato intorno al candidato sindaco. E invece, proprio davanti ai giornalisti convocati per una conferenza stampa in cui si sarebbe dovuto parlare di apparentamenti e strategie in vista del voto decisivo, si è consumato l’ennesimo strappo.

L'inatteso fuori programma Protagonisti dell’inatteso fuori programma il candidato Bruno Valentini e il segretario dell'Unione Comunale del Pd Giulio Carli. La lite si è consumata in un attimo. Carli, sopraggiunto ad incontro finito, ha preso la parola improvvisando un intervento in cui ha accomunato il M5S, l'associazione 'Confronti' che non più tardi di ieri aveva chiesto le dimissioni dei vertici senesi e provinciali del partito e la lista Siena Cambia che sostiene proprio Valentini, rei di aver portato avanti una stagione dei veleni contro il Pd in città. E’ stato a quel punto che, stizzito, l'ex sindaco di Monteriggioni ha preso la parola. «Giulio – ha replicato non senza imbarazzo – ricordati che tu sei il segretario dimissionario e io il candidato sindaco. Correggi il tiro altrimenti mi fai incazzare in diretta».

Tensioni nei Democratici senesi Che il clima in casa dei democratici, in queste ore, non sia dei più sereni lo testimoniano anche il fiorire di comunicati stampa di singoli consiglieri in lista in cui i distinguo e le sottolineature sono diventate all’ordine del giorno. Quello nel post voto di Carolina Persi in cui ha tenuto a ricordare che «Il risultato del Partito Democratico è stato determinante per spingere Bruno Valentini e il centrosinistra verso un ballottaggio nel quale gli elettori senesi potranno valutare la forza e la serietà del nostro progetto». Oggi gli fa eco Simone Vigni. «Il rinnovamento è iniziato un anno fa con la giunta Ceccuzzi-Mugnaioli che ha impresso una svolta vitale al Monte dei Paschi, ha salvato il bilancio del Comune dal dissesto, ha liberato Le Scotte dalla morsa della politica e del familismo, ha avviato numerosi progetti che il nuovo sindaco dovrà riprendere già nei primi cento giorni. Spetta ora a Bruno Valentini la responsabilità di riunire il Pd e il centrosinistra, liberandosi dei condizionamenti e riconoscendo che è questa la realtà». E l’ex Sindaco di Monteriggioni evidentemente non deve averla presa bene.

Il tentativo fallito di calmare gli animi E pensare che proprio Valentini poco prima aveva parlato della necessità di mettere tutti d'accordo: «In una famiglia quando si discute non sempre si divorzia, si rimane con le proprie idee. Come hanno fatto Renzi e Bersani e ora Letta e Renzi. Il Pd, il centrosinistra e Siena Cambia sono tutti protagonisti potenziali di una nuova stagione in cui dobbiamo metterci alle spalle i veleni». A Siena, in casa dei democratici, continuano a volare stracci e la primavera, intanto, tarda ad arrivare.

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