Dimissioni in massa dal Comune di San Gimignano se la Spending Review costringerà l’amministrazione a licenziare 35 dipendenti. La protesta della città turrita in provincia di Siena arriva direttamente dalle parole del sindaco Giacomo Bassi in un’intervista al Corriere della Sera (leggi). Contro i tagli al personale pubblico imposti dal Governo Monti sindaco, Giunta e tutti gli 89 dipendenti comunali sono pronti a dimettersi. «E’ una cosa paradossale – commenta il primo cittadino -, lo Stato a giugno ci ha censito come virtuosi (143 in tutta Italia) tanto da esentarci dal patto di stabilità per il 2012 (leggi). Non abbiamo debiti né mutui, dunque non pesiamo nei 2 mila miliardi di debito pubblico. Lo stesso Stato un mese dopo, con la Spending Review, ci impone di ridurre i dipendenti da 89 attuali a 54». Il criterio fissato dalla norma infatti è di 1 dipendente ogni 144 abitanti e San Gimignano ne conta 7 mila con 3 milioni di turisti all’anno. «Al Comune quei 35 dipendenti servono per una serie di servizi – prosegue il sindaco Bassi -, soprattutto parcheggi e musei, che portano alle casse comunali 2,5 milioni di utile netto ogni anno e ci consentono di mantenere una bassa tassazione e offrire servizi che un normale piccolo Comune non potrebbe avere». Per questo motivo il sindaco di San Gimignano ha chiesto a senatori di Pd, Pdl e Lega Nord un emendamento alla Spending Review in discussione a Palazzo Madama (domani scade il termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione Bilancio) affinché non si tenga in considerazione semplicemente il rapporto dipendenti pubblici e popolazione residente quanto anche quegli stessi parametri che hanno permesso la valutazione dei Comuni virtuosi. «E’ un problema di coerenza – conclude il sindaco Bassi -. Altro che licenziare, io potrei assumere altri 35 dipendenti».
 
Virtù o Spending Review Ad oggi la media nazionale di virtuosità, nel rapporto tra dipendenti comunali e popolazione residente,  indicata nel  DM Interno 16/3/2011 “Rapporti  medi dipendenti-popolazione validi per gli Enti in condizioni di dissesto, per il triennio 2011-2013”, per i Comuni fino a 10.000 abitanti è di 1/144 (1 dipendente ogni 144 abitanti). Il Comune di San Gimignano, conta una popolazione residente di 7800 abitanti ed ha un numero di dipendenti comunali a tempo indeterminato pari a 89 unità. Da ciò ne consegue che il rapporto tra abitanti e dipendenti è pari a 1/87. Questo rapporto è dovuto alla particolare situazione sangimignanese che vede il Comune gestire direttamente tutta una serie di servizi essenziali e particolarmente remunerativi  (es. parcheggi e musei) grazie ai quali è stato possibile raggiungere la virtuosità del Bilancio, che si è tradotta nel formale riconoscimento di “Ente virtuoso” attribuito al Comune di San Gimignano tramite il Decreto Mef 48345 del 25/6/2012.
Se l’Amministrazione Comunale fosse costretta ad applicare l’attuale dettato del Decreto che prevede l’obbligatorietà del gestione degli esuberi tramite messa in mobilità, il Comune dovrebbe privarsi di ben n° 35 dipendenti che, verosimilmente, non trovando posti vacanti in altre amministrazioni d’Italia, si troverebbero improvvisamente senza alcun posto di lavoro. Ciò inoltre comporterebbe la dismissione della gestione diretta di importanti servizi che garantiscono all’Ente introiti tali che hanno permesso negli anni l’abbattimento pressoché totale del debito e l’erogazione di efficienti servizi ai cittadini, nonché un contenimento del livello impositivo locale (per esempio la non introduzione dell’addizionale Irpef comunale). Da qui l’auspicio dell’approvazione di un emendamento al sopracitato Art. 16 Comma 8 che introduca, accanto al parametro abitanti/dipendenti anche altri elementi di valutazione che identifichino la sostenibilità per l’Ente anche di un numero di dipendenti superiore alla media nazionale, magari recuperando proprio quei parametri utilizzati per sancire la virtuosità degli enti in funzione del nuovo patto di stabilità interno ( succitato DM Mef 48345 del 25/6/2012).
 
La proposta di emendamento Qui di seguito la proposta di emendamento del Comune di San Gimignano, già inviata a diversi Senatori (Pd, Pdl, Lega Nord) facenti parte della Commissione Bilancio, all’art 16 comma 8 del provvedimento “Spending Review” dl 6/7/2012 n. 95.
Fermi restando i vincoli assunzionali di cui all'articolo 76, del decreto-legge n. 112 del 2008 convertito con legge n. 133 del 2008, e successive modificazioni ed integrazioni, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare entro il 31 dicembre 2012 d'intesa con Conferenza Stato-città  ed autonomie locali, sono stabiliti i parametri di virtuosità  per la determinazione delle dotazioni organiche degli enti locali, tenendo  prioritariamente conto di quanto previsto all’art. 20 comma 2 del DL 6/7/2011  n° 98 e del rapporto tra dipendenti e popolazione residente(*). A tal fine è determinata la media nazionale del personale in servizio presso gli enti, considerando anche le unità di personale in servizio presso le società  di cui all'articolo 76, comma 7, terzo periodo, del citato decreto-legge n. 112 del 2008. A decorrere dalla data di efficacia del decreto gli enti che risultino collocati ad un livello superiore del 20 per cento rispetto alla media non possono effettuare assunzioni a qualsiasi titolo; gli enti che risultino collocati ad un livello superiore del  40 per cento rispetto alla media applicano le misure di gestione delle eventuali situazioni di soprannumero di cui all'articolo 2, comma 11, e seguenti.
 
(*) Con la  seguente formulazione si propone di rendere prioritari i parametri di virtuosità elencato del DL n°98 e residuale il parametro del rapporto abitanti/dipendenti.

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