gdf.JPGStroncato traffico illecito di rame tra Toscana, Campania, Emilia Romagna e Lombardia. La Gdf di Poggibonsi (Siena), dopo oltre due anni di indagini, ha scoperto fatturazioni per operazioni inesistenti emesse ed utilizzate per circa quattro milioni e mezzo di euro per la vendita di mille tonnellate di rame. L‘indagine delle fiamme gialle denominata “oro rosso”, ha coinvolto 6 imprese e ha portato alla denuncia di 8 persone.

Le ipotesi di reato A loro carico diverse ipotesi di reato, non solo fiscale, ma anche riciclaggio e ricettazione, dal momento che, secondo i primi accertamenti, una parte del metallo commercializzato illegalmente risulterebbe anche provente di furto. Nella Valdelsa senese lo snodo centrale della filiera delittuosa di rame.

In Valdelsa il centro della filiera Qui una ditta “cartiera” riconducibile ad un soggetto “nullatenente” di origine campana, senza alcun trascorso imprenditoriale, costituita con il solo scopo di “stampare” le fatture che avrebbero dovuto nascondere la provenienza dei rottami di rame verosimilmente rubati. L’operazione delle Fiamme Gialle di Poggibonsi ha inoltre consentito di constatare e segnalare ai competenti Uffici finanziari, per il recupero a tassazione, redditi per circa un milione di euro.

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