La Guardia di Finanza torna in Chiantibanca a San Casciano Val Di Pesa (Firenze) e effettua perquisizioni domiciliari a carico di alcuni indagati. Ad annunciarlo è lo stesso istituto fiorentino che spiega come si tratti di una «prosecuzione dell’ordinario iter istruttorio a seguito dell’esposto presentato dal consiglio di amministrazione, lo scorso 10 maggio, relativo alla irregolare classificazione di un titolo di stato nel bilancio 2015».  Le Fiamme Gialle hanno prelevato «la documentazione che, per motivi strettamente tecnici, non era disponibile lo scorso 31 maggio – spiega in una nota la banca – Anche il secondo incontro con la gdf si è svolto come il precedente in un clima di massima trasparenza e totale collaborazione. A tal proposito, va ribadito come la banca abbia già provveduto, fin dal bilancio 2016, alla completa sistemazione delle irregolarità e rispetti ampiamente i requisiti regolamentari, anche a fronte degli importanti accantonamenti effettuati nel bilancio 2016 volti a garantire un presidio ancor maggiore dei crediti a tutela massima di soci e clienti».

In corso perquisizioni domiciliari Perquisizioni domiciliari sono, invece, a carico di una quindicina di indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Firenze su ipotesi di reato di falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza a ChiantiBanca.  Le perquisizioni sarebbero a carico di membri del consiglio di amministrazione in carica fino al 2015, di membri del collegio sindacale e dell’ex direttore generale.

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