SIENA – Il 2022 ha sorriso ad Acquedotto del Fiora. L’utile ammonta a circa 20 milioni. Sarà destinato a riserva per quasi 16, dei quali 13 come fondo per investimenti. Quattro andranno ai soci.

“Alla base della nostra azione c’è il patto di fiducia stretto con i soci, che consente di consolidare i risultati ottenuti e modernizzare ancora di più la società”, ha affermato il presidente Roberto Renai.

“Dopo gli investimenti messi a terra lo scorso anno per oltre 43 milioni e mezzo di euro, nei prossimi tre anni ne sono già stati previsti ulteriori 142 milioni, di cui ben 26 per la depurazione, 8 per l’innovazione e 7 per la digitalizzazione – ha aggiunto l’amministratore delegato Piero Ferrari -. Sempre con particolare attenzione al miglioramento delle infrastrutture, soddisfazione del cliente, tutela della risorsa, sostenibilità della tariffa, valorizzazione del patrimonio idrico, risposte al cambiamento climatico e ricerca perdite, che negli ultimi 5 anni abbiamo ridotto di oltre 10 punti percentuali risparmiando più di 8 milioni di mc d’acqua”.

Lo scorso anno gli investimenti a favore del territorio sono stati 43,64 milioni di euro, portando complessivamente a quasi 600 milioni quelli fatti dall’inizio della concessione a oggi. Il piano 2022-2031 incorpora un livello di investimenti superiore di circa 90 milioni rispetto al precedente.

A livello pro-capite si passa dai circa 80 euro annui per abitante del piano precedente ai circa 104 euro del piano attuale, con punte di 130-140 euro annui per abitante nel prossimo triennio ed un incremento medio di circa 24 euro per abitante l’anno. Valori superiori alla media italiana (62 euro per abitante), in linea con i paesi del nord Europa.

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