FIRENZE – Sul sovrintendente Alexander Pereira le luci sono ancora più accese. L’apertura di una fascicolo da parte della Procura, ha innalzato l’attenzione sul massimo dirigente del Maggio Musicale Fiorentino.

Lui si è difeso, “coi i miei metodi ho salvato il Maggio, non sono un truffatore”, e la stessa cosa ha fatto la moglie, Daniela De Souza, “mio marito è deluso, ma ha chiarito”. Il lavoro degli inquirenti però è appena iniziato, anche se Pereira non risulta indagato.

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Tuttavia, le “spese pazze” sono per alcuni già un motivo sufficiente per avanzare la richiesta di un passo indietro. “Pereira afferma che nessuno ha chiesto le sue dimissioni, forse non si è accorto che le invochiamo da settimane”, ha affermato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, che ha messo nel mirino soprattutto il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Dispiace che il sindaco Nardella trasformi tutto in battaglia politica e non abbia mai parlato di trasparenza. Noi abbiamo sollevato il problema, ma a quanto pare c’è qualcosa di strano visto che sono stati aperti fascicoli dalla Corte dei Conti e dalla Procura di Firenze. Però a Nardella non interessa. Preferisce difendere l’indifendibile”.

Sulla falsariga si è espresso anche un altro rappresentante dell’assemblea toscana, Marco Stella di Forza Italia: “Chiediamo che Pereira venga convocato nelle Commissioni Cultura e Controllo del Consiglio regionale. La sua frase ‘ho salvato il Maggio’ è offensiva per Firenze e per i lavoratori. Negli anni il Maggio è stato salvato dalla professionalità dei lavoratori e dai finanziamenti pubblici. Il sovrintendente dovrebbe dimettersi”. Sulla vicenda in mattinata si è espresso anche il Consiglio regionale, che all’unanimità ha approvato una risoluzione di FdI, emendata dal Pd. Nel testo si impegna il presidente e la Giunta regionale “a fare una verifica puntuale delle spese effettuate con i contributi regionali fino ad ora impegnati a favore della Fondazione” e inoltre “a non stanziare ulteriori contributi fino a che non sia fatta chiarezza sull’opportunità e congruità delle spese effettuate dal sovrintendente”.

Sul caso si è espresso anche il governatore Eugenio Giani. “Non posso permettermi di gettare subito strali, voglio vedere fino in fondo quello che emerge”, ha detto il presidente toscano, che ha poi parlato del colloquio avuto anche con il dirigente del Maggio: “Sabato, ho voluto parlare anche col sovrintendente Pereira. A richiesta sommaria di chiarimenti da parte mia, mi ha detto: ‘Ho portato 7milioni da sponsor privati’. Mi sono sentito di dirgli che non è che questo deve giustificare una serie di spese. Mi ha assicurato che chiarirà tutto attraverso le audizioni”.

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