FIRENZE – Uno spettacolo politico e deliziosamente ironico per raccontare il crollo delle utopie.

Questo è “Closing Party. Arrivederci e grazie”, ultimo lavoro della compagnia belga Wooshing Machine che andrà in scena sabato 18 febbraio ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida (via Pisana 111R). Parte conclusiva della Trilogia della Memoria (iniziata con “Happy Hour” e “El pueblo unido jamás será vencido”), “Closing Party” intreccia ricordi intimi e memoria collettiva di due danzatori – Mauro Paccagnella e Alessandro Bernardeschi, che ne firma anche la regia – figli degli anni settanta e ottanta italiani, emigrati in Francia e in Belgio alla ricerca di fermento politico, sociale e culturale.

Una festa senza lustrini, assurda e divertente al tempo stesso, che offre l’opportunità di intravedere gli ultimi sussulti delle grandi chimere della storia, con umorismo – spesso nero – e leggerezza. Da Marianne Faithfull al Bolero di Béjart, dagli Anni di Piombo a Pier Paolo Pasolini, dalle piume alle parrucche senza dimenticare i tutù. Un’opera dove l’età degli interpreti e dei loro corpi invecchiati non è solo uno sfondo metaforico, ma il fulcro della composizione coreografica. Un valzer d’addio, ironico e bizzarro al tempo stesso; un ballo di chiusura serio e spensierato (info e ingressi: www.teatroflorida.it).

Le attività del Cantiere continueranno con gli spettacoli per ragazzi e famiglie della rassegna “Il Florida dei Piccoli” domenica 19 febbraio alle 16.30. In scena “Bleu!”, teatro visivo, tattile e immersivo per sperimentare il confine tra arte e gioco, di Compagnia TPO. Attingendo alla mitologia classica e alle storie che il Mediterraneo porta in sé, “Bleu!” narra l’incontro tra due figure: un marinaio e una ninfa del mare.

Tutto comincia nel momento in cui lei lascia cadere in acqua una perla affinché lui la ritrovi. Il marinaio si lancerà in mille avventure, solcando le onde e immergendosi negli abissi, trasformando la storia in un percorso di scoperte e conoscenza. Gli elementi naturali dell’ambiente marino diventano lo scenario di un viaggio condiviso tra attori e pubblico.

A terra un grande tappeto su cui vengono proiettate immagini che ricordano una spiaggia o un’isola, dove raccogliere piccoli tesori portati dal mare. In alto una grande spirale di tulle, sospesa, mobile, in lenta e costante trasformazione, che diventa superficie di proiezione su cui far “galleggiare” le immagini.

Uno scenario magico in cui gruppi di bambini potranno interagire con i danzatori, con gli oggetti, con le immagini e con i suoni e scoprire la vita segreta dell’ambiente marino (in replica 20 e 21 febbraio in matinée alle ore 10.00 per la rassegna “Chiavi della Città”).

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