FIRENZE – Un progetto da 2,2 miliardi di euro diretto a produrre, attraverso un forno elettrico ad arco in via di progettazione, 2,7 milioni di tonnellate di nastri d’acciaio all’anno e rilanciare l’area industriale di Piombino.

La svolta potrebbe essere rappresentata da Metinvest Trametal Spa. “Ho visto davvero una volontà imprenditoriale – ha detto il presidente Eugenio Giani -, ma anche di grande attenzione al territorio, che consente a Metinvest e Danieli di poter essere soggetto trainante nella produzione siderurgica, e conseguentemente aprire una fase storica nuova per Piombino e per la Toscana”.

Nello scenario di coabitazione Jindal-Metinvest, ha detto Giani, “Jsw si occuperebbe delle rotaie, che sono già una delle eccellenze, mentre la produzione siderurgica più vasta e più generale la potrebbero svolgere appunto Danieli e Metinvest. Vi è stata fra di loro anche un’interlocuzione, impegnando l’una l’area già sede dei laminatoi e della produzione di rotaie, l’altra quella più a sud, anche più distante dalla città, utilizzando anche degli strumenti che sono nati nell’ambito del rigassificatore, ovvero la strada che è costata 70 milioni: può avere uno sbocco sulla Ss 398, che dà a questa parte dell’area un proprio ingresso autonomo”.

Nel corso dell’incontro sono stati approfonditi “tutta una serie di aspetti che sono di competenza regionale – ha spiegato -, tutto il sistema delle autorizzazioni anche da un punto di vista ambientale, il sistema dei collegamenti, il sistema del rapporto nelle aree che sono demaniali ma che richiedono interventi che possono essere fatti insieme alla Regione. Pensate solo alle questioni delle bonifiche: è la Regione che ha messo i 41 milioni nel fondo di sviluppo e coesione per arrivare a una prima parte di bonifica delle aree”.

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