155834373-b5f09747-9cc6-4a8d-a679-51f9cd2a6593 (1) «Molti italiani vorrebbero che i propri figli stessero a scuola un giorno in più, non uno in meno». Così la senatrice fiorentina del Pd ed ex assessore alla scuola del comune di Firenze,  Rosa Maria De Giorgi intervenendo in merito allo sciopero proclamato ieri in Toscana da Cgil, Cisl e Cobas in occasione del primo giorno di scuola. «I sindacati hanno chiesto di battere un colpo agli insegnanti – ha aggiunto De Giorgi – questo è stato fatto ancora una volta senza curarsi delle conseguenze per i cittadini. Non parlo dei problemi pratici dei genitori, non certo trascurabili, ma del valore simbolico del primo giorno di scuola per tanti bambini e ragazzi scippato loro da una protesta, a questo punto, strumentale e inutile. Uno sciopero inspiegabile contro la  scuola a fronte di 3 miliardi di investimenti, di una media di 7 insegnanti in più a disposizione di ciascun istituto, di una premialità per gli insegnanti più bravi di 200 milioni e di quasi 50 milioni per l’attività dei laboratori. Finalmente di nuovo educazione fisica alla primaria, e poi educazione civica, economia e storia dell’arte. Viene da chiedersi se questi scioperanti abbiano letto la riforma».

155834449-d04e0ae9-d1e8-4b60-96b8-a378d8c0b650Cgil: «Nardella si è dimenticato di essere il sindaco di tutti» «Abbiamo subito un attacco vergognoso – ha risposto alla De Giorgi la segretaria di Flc Cgil-Firenze, Paola PisanoNardella ad esempio è sceso su un terreno che non è il suo, come rappresentante dello Stato ha esagerato perdendo il senso di terzietà che le istituzioni devono avere di fronte ai rapporti di lavoro, non esiste che un’istituzione si possa sovrapporre fra i datori di lavoro ed i lavoratori, negando i diritti che sono previsti dalla Costituzione che sono quelli di assemblea. Nardella non ricorda quello che è successo cinque anni fa, quando ci siamo trovati anche allora con una platea stracolma, all’inizio dell’anno scolastico, per contrastare la riforma Gelmini. Allora l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze, De Giorgi era qui con noi. E lei disse ‘la vostra lotta e’ la nostra lotta’». Nardella,  per la Cgil si è «dimenticato di essere il sindaco di tutti, non solo di quelli che inneggiano alla negazione del diritto di assemblea. Nardella sbaglia e questa riunione lo dimostra. Cos’è cambiato rispetto a cinque anni fa?».

Il sottosegretario Toccafondi: «I problemi non si risolvono con gli scioperi preventivi» A schierarsi dalla parte del sindaco di Firenze e della senatrice De Giorgi, il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi. «Quella di ieri a Firenze è stata un’assemblea sindacale retribuita dei docenti. Hanno 10 ore a disposizione e ne hanno già usate 4 il primo giorno di scuola. Hanno voluto dare un segnale. Noi, come Governo diamo invece il segnale che assumiamo 100 mila persone, e di queste 55 mila sono in più rispetto al passato.  Ogni scuola avrà 6-7 insegnati in più, con uno sforzo di 3 miliardi di euro e 200 milioni di euro in più per gli insegnanti più bravi e quasi 50 milioni per i laboratori. Mi sembra che ci sia una sproporzione tra quello che oggettivamente abbiamo investito sul mondo della scuola e la risposta dei sindacati. Questo mi conferma l’idea che tutto ciò sia decisamente irragionevole. E’ oggettivo che ci crediamo nella scuola, che ci sono anche altri problemi ma che tali problemi non si risolvono con gli scioperi preventivi».

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