SIENA – Il sindaco di Siena Luigi De Mossi ha disertato l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università per Stranieri di Siena e l’insediamento del neo rettore Tomaso Montanari.

All’origine della scelta di De Mossi, sindaco eletto col centrodestra, ci sarebbe la disapprovazione sulle dichiarazioni rilasciate da  Montanari nelle scorse settimane sulle foibe ritenute negazioniste e tali da attirare critiche da più parti sul neo rettore.

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«Ho dovuto subire un accanito linciaggio mediatico»

«Desidero inviare il saluto più rispettoso e amichevole al sindaco di Siena che ha scelto di non essere presente tra noi», ha detto il neo rettore Montanari durante il suo insediamento. «Nelle scorse settimane, per aver espresso un punto di vista culturale, per aver ammonito sulle conseguenze della manipolazione politica della storia, per aver denunciato la strumentalizzazione politica delle vittime delle Foibe, ho dovuto subire un accanito linciaggio mediatico», ha detto Montanari che ha poi annunciato di voler «dedicare 12 aule ai soli 12 professori universitari che non giurarono fedeltà al fascismo, nel 1931″. Ho capito a mie spese quanto quell’idea fosse attuale», ha sottolineato Montanari. «Era un discorso per le vittime delle foibe e contro l’uso politico di chi le celebra a braccio teso e con la svastica sul braccio» ha precisato. Montanari aveva scritto “la giornata del ricordo a ridosso e in evidente opposizione a quella della memoria rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica”. «Quando a usare la storia è la politica si apre un problema e credo che sia giusto un dibattito. Nessuno ha mai negato le foibe e ci mancherebbe, sarebbe come negare che siamo a Siena – ha sottolineato – Credo che il modo con cui sono state usate dalla politica sia un modo sbagliato e irrispettoso verso le vittime delle foibe».

Alla cerimonia erano presenti le maggiori istituzioni cittadine e regionali, tra cui il governatore Eugenio Giani e l’assessore all’istruzione Alessandra Nardini. Presenti il gonfalone di Regione Toscana e Provincia di Siena, Magistrato delle Contrade e la Balzana di Siena.

Nel suo discorso di insediamento Montanari ha più volte ribadito: «siamo una comunità antifascista». «Il mio impegno per i prossimi sei anni – ha detto –  è che continuiamo ad essere, e diventiamo ancor più, un noi. ‘Salvarsi da soli è avarizia, salvarsi insieme è politica’ diceva don Lorenzo Milani: e la nostra politica è quella di pensare non come una somma di egoismi, ma come una comunità». E poi ancora: «Oggi siamo felici perché finalmente possiamo essere qua in presenza; il nostro impegno è che questa presenza fisica sia segno e annuncio di una presenza morale, culturale, umana dell’Università per Stranieri: nella città di Siena, in Italia e in un mondo che, anche per noi, coincide con la patria di tutte le donne e di tutti gli uomini liberi».

‘Bella Ciao’ risuona in aula magna

Un concetto rafforzato dalla presenza alla cerimonia di insediamento dell’Orchestra di Piazza Vittorio che ha eseguito una versione strumentale di ‘Bella Ciao’ accompagnata dagli applausi ritmati dei presenti.

Cecilia Strada in collegamento alla cerimonia di insediamento di Montanari

Lezione inaugurale di Cecilia Strada: «Chi ritarda i soccorsi, chi si gira dall’altra parte è un criminale»

A chiudere la cerimonia l’intervento a distanza di Cecilia Strada, figlia dell’indimenticato Gino, fondatore di Emergency scomparso in estate. Alla portavoce di ResQ il compito di tenere la prima lezione dell’anno acacdemico 2021/2022 raccontando la sua esperienza a bordo delle navi per soccorrere centinaia di profughi in balia del Mediterraneo. «Non soccorrere è un crimine – ha detto – soccorrere è un obbligo. Il Mediterraneo negli ultimi anni è diventato il più grande cimitero del mondo, anche a causa delle politiche europee». Strada ha sottolineato che «in mare si impara a conoscere il diritto e si impara a distinguere la verità dalla propaganda. Dal 2017 in Italia è in corso una criminalizzzione dei salvataggi in mare. I soccorritori sono stati raccontati come dei pirati. Invece chi fa omissione di soccorso, chi ritarda i soccorsi, chi si gira dall’altra parte è un criminale».

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