FIRENZE – “Inaudito. La musica degenerata di Kurt Weill e Paul Hindemith”.

Titolo intrigante del concerto a tema in programma il 23 febbraio e l’1 marzo alle ore 21 presso l’auditorium C3.Lab di Firenze (via Ugo Foscolo, 6) con il Quintetto Flumen e l’introduzione all’ascolto di Francesco Oliveto compositore e docente.

Come spiega lo stesso Oliveto, ‘inaudito’ risulta ciò che si rivela lungo il confine sottile che divide i territori della presunta arte pura da quella impura e che, in tal caso, viene proposto come un affascinante percorso attraverso le musiche ‘degenerate’ di due tra i massimi compositori tedeschi del Novecento: Kurt Weill e Paul Hindemith.

Con il termine ‘degenerato’ – dice ancora Oliveto – si intende l’allontanamento dal genus (dalla stirpe) e quindi la corruzione della purezza originaria. Ma può significare anche l’occasione per intraprendere un viaggio ricco di deviazioni improvvise che presuppone una disposizione d’animo a perdere i nostri tratti caratteristici per acquisirne di nuovi. E segnare così una rotta che conduce, piuttosto, verso un ascolto ri-generato.

Il Quintetto Flumen è formato da Clarice Curradi, violino; Susanna Pasquariello, violino; Stefano Zanobini, viola; Augusto Gasbarri, violoncello; Marco Ortolani, sax e clarinetto. Da “L’opera da tre soldi” di Kurt Weill (1928) verrà eseguita la Ouverture, La ballata della schiavitù sessuale, La canzone dei cannoni su trascrizione e adattamento di Marco Ortolani. Di Paul Hindemith, il Quintetto per clarinetto e archi Op. 30 (1923).

Prenotazioni al numero 3487811085

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