SIENA – Ai dipendenti di Mps i conti non tornano. Da una parte i numeri che evidenziano la ripresa della banca, dall’altra una situazione interna che non è caratterizzata dallo stesso andamento positivo.

“A distanza di sei mesi dalla ristrutturazione non si vedono ancora misure e risorse destinate a creare condizioni migliori per i lavoratori, i quali si sentono definire spesso un asset strategico, salvo non esser valutati come tali nei fatti”, hanno evidenziato dalla First Cisl Siena. Una risposta basata sulle affermazioni di Luigi Lovaglio. “Io non avrei fatto niente, zero, senza la collaborazione dei dipendenti e quindi è giusto, nel momento in cui consolidiamo i risultati, condividere i vantaggi di questa situazione”, aveva detto l’amministratore delegato.

“Un patrimonio va preservato, valorizzato e protetto, perché in assenza di prospettive e gratificazioni, in uno stato di perenne incertezza, i rischi si chiamano demotivazione, sconforto e ricerca di nuovi stimoli altrove – ha fatto notare ancora il sindacato -. Il turnover è fisiologico per tutti, ma entro certi limiti, dopodiché si entra nella fattispecie patologica”.

Il passo successivo è una richiesta esplicita: “In Rocca sanno bene che a giugno si fa un primo bilancio, si consolidano i risultati del semestre. Anche i dipendenti si aspettano che la bella stagione arrivi e che per loro sia ‘il tempo della coerenza’ ”.

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